Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 24 agosto 2018 vedono emergere una nuova ipotesi di rimodulazione della quota 100, il meccanismo di pensionamento anticipato in arrivo all'interno della legge di bilancio 2019 che dovrebbe consentire la quiescenza attraverso l'unione dell'età anagrafica e dell'anzianità contributiva. Nel frattempo continua però a crescere anche la preoccupazione sull'andamento dei conti pubblici, dopo che Moody's ha tagliato le proprie previsioni di sviluppo del Paese. Infine, dai gruppi dei lavoratori si registrano nuove perplessità in merito al continuo susseguirsi di proposte di riforma del settore.
Pensioni anticipate e LdB2019: verso una quota 100 modulare
Il dibattito politico sulle nuove pensioni anticipate tramite la quota 100 si aggiorna di nuovi dettagli, visto che le ultime anticipazioni giornalistiche hanno parlato di una versione modulare del provvedimento. È chiaro infatti che il parametro anagrafico a partire dai 64 anni risulterebbe eccessivo rispetto a persone in età avanzata che vivono situazioni di disagio. Per cercare di rimediare alla situazione, il Governo starebbe pensando di adattare i requisiti sulla base dell'effettivo settore di appartenenza dei diversi lavoratori. D'altra parte, sull'ipotesi è già possibile effettuare delle simulazioni visto che sono presenti fondi esuberi settoriali ed altre misure di sostegno al reddito per coloro che si trovano coinvolti in processi di ristrutturazione aziendale.
A fianco di questa ipotesi si potrebbe poi prevedere delle misure di prepensionamento (fino a quattro anni) i cui costi ricadrebbero interamente sull'azienda, in modo da flessibilizzare il sistema pensionistico senza andare a pesare ulteriormente sulla sostenibilità dei conti pubblici. È chiaro che proprio il nodo delle risorse resta il maggior freno ad una politica generalizzata di apertura del sistema pensionistico.
Una questione che rischia di vanificare le promesse di superamento della legge Fornero e alla quale serve trovare una soluzione entro il 27 settembre, data nella quale sarà presentata la nota di aggiornamento al Def.
Uscite anticipate, i dubbi dei lavoratori precoci con la quota 100
Non va meglio per i lavoratori precoci, visto che rispetto alle intenzioni iniziali la nuova quota 41 sembra destinata a slittare sia dal punto di vista dei criteri di accesso che nella propria attuazione.
Con riferimento al primo parametro, le fonti governative che si sono espresse al riguardo hanno parlato di un possibile incremento del requisito contributivo a 41,5 o 42 anni, con l'aggiunta di un parziale ricalcolo contributivo volto a rendere sostenibile l'opzione. Per quanto concerne invece l'avvio della misura, si parla di un rinvio al 2020, visto che le difficoltà di bilancio non rendono possibile approvare tutto il programma di riforma previdenziale nel primo anno. Su questo punto l'esecutivo ha infatti chiarito che il superamento della legge Fornero potrà avvenire solo nel corso dell'intera legislatura.
Nuova batosta sulla riforma previdenziale, Moody's taglia la previsione di crescita del Paese
Purtroppo il problema della sostenibilità dei conti pubblici appena evidenziato sembra accompagnare con modalità crescenti l'avvio delle prime opzioni di flessibilità previdenziale previste nella Manovra 2019. Dall'agenzia di rating Moody's è infatti arrivato un nuovo taglio alle previsioni di crescita del Paese, passate dal precedente 1,5% all'1,2%. Il tutto a conferma di una crescita economica che registra "uno slancio più debole del previsto", secondo le stesse parole utilizzate dai tecnici internazionali, così come riportate all'interno del Global Macro Outlook. È chiaro che un effettivo rallentamento del Pil rappresenterebbe una sfida in più per l'esecutivo, visto che dal prodotti interno lordo dipendono anche le possibilità di spesa del Paese in welfare e previdenza.
D'Achille (Lavoro e Pensioni): ogni novità proposta rischia di essere peggiore dell'altra
In merito alle ultime ipotesi di avvio della quota 100 è emersa la perplessità dell'amministratore del gruppo Facebook "Lavoro e Pensioni: problemi e soluzioni". Mauro D'Achille spiega infatti di "continuare a pensare che ogni novità proposta sia peggiore dell'altra. Ovvero, vorrebbero far apparire come loro merito la isopensione, misura già prevista nella Fornero e a carico delle aziende con oltre 15 dipendenti. Oppure gli scivoli per i bancari e i chimici, già finanziati da appositi fondi privati. E mi chiedo: ma questi credono veramente di avere a che fare soltanto con le folle plaudenti dei loro sodali?", conclude il fondatore del gruppo.
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