Le ultime novità sulle pensioni ad oggi 13 agosto 2018 vedono moltiplicarsi le prese di posizione in merito al taglio degli assegni che il Governo si prepara ad attuare. Un provvedimento che nelle intenzioni della maggioranza servirà a portare maggiore equità nel sistema, andando a colpire gli assegni più alti slegati da un'adeguata contribuzione e sulla base dell'età di quiescenza. Ma dall'opposizione sale il pressing sulle modalità scelte per applicare il taglio, mentre si prospettano ulteriori interventi sulle Pensioni più basse nel medio termine e si mette in dubbio la sostenibilità del provvedimento davanti alla Consulta.

L'esecutivo studia una riduzione fino al 20% delle pensioni superiori a 4000€

Il Governo si prepara ad avviare il taglio agli assegni superiori alle 4mila euro, un provvedimento con il quale punta a raccogliere all'incirca 500 milioni di euro l'anno sforbiciando gli assegni più alti fino al 20%. La misura dovrebbe avere carattere definitivo (mentre nelle ultime settimane si è parlato della possibilità di un'azione temporanea o transitoria), mentre il taglio risulterà "equo, ragionevole e proporzionale" secondo le stesse parole utilizzate da alcuni esponenti di maggioranza. Se da un lato crescono le probabilità sul fatto che il provvedimento si allontana da un ricalcolo contributivo degli assegni più alti, dall'altro lato il meccanismo dovrà comunque passare l'esame della Corte Costituzionale.

È infatti improbabile che non vi siano ricorsi, visto che il numero delle famiglie toccate sarà comunque elevato. La platea dei potenziali destinatari è infatti stimata in circa 158mila persone, ma tra questi sarebbero esclusi coloro che hanno ottenuto la quiescenza dopo i 65 anni di età.

Rossello (FI): soglia dei 4mila euro si abbasserà presto

Sul taglio alle pensioni d'oro cresce però la protesta dell'opposizione, che mette in guarda contro il metodo utilizzato per raggiungere l'obiettivo. "La soglia dei 4.000 presto si abbasserà ulteriormente e sarà finita anche per altri pensionati che verranno presto depauperati perché ormai il patto d'onore è stato rotto".

È quanto afferma l'On. Cristina Rossello, commentando gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda. Secondo l'esponente di Forza Italia, "chi si oppone viene dato in pasto ai barbari perché ne facciano scempio in vari modi e a vario titolo. Chi sta cercando sistematicamente di introdurre, con paludato spirito nazionalpopolare, il cannibalismo all'interno di categorie della popolazione mettendo tutti contro tutti, deve essere fermato" prosegue la parlamentare, ricordando che "gli anziani non si toccano".

Anzaldi (PD): mani in tasca a 158mila persone? La consulta boccerà

Anche il partito democratico appare fortemente critico rispetto alle ultime ipotesi di intervento sul taglio degli assegni a 158mila famiglie.

"Parliamo di oltre mezzo milione di persone coinvolte" spiega l'On. Michele Anzaldi. "Un intervento di macelleria sociale che farebbe impallidire la Riforma Fornero e creerebbe un immotivato danno economico a decine di migliaia di nuclei familiari". Entrando nel merito della questione, l'esponente dem evidenzia che dal punto di vista applicativo non sussisterebbe "né ricalcolo col contributivo, né contributo di solidarietà, come è stato fatto in altri periodi ben più critici per la nostra economia: siamo di fronte ad un tentato furto nei conti correnti, che inevitabilmente verrà bocciato dalla Corte Costituzionale".

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