Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 30 agosto 2018 vedono crescere la tensione internamente alla maggioranza in merito alla vicenda dei tagli agli assegni elevati. La Lega sarebbe infatti contraria allo strumento ideato dal Movimento 5 Stelle, ma dagli alleati si ricorda quanto previsto all'interno del contratto di Governo giallo - verde. Nel frattempo si avvia uno scontro anche con i tecnici europei, che nella giornata di ieri hanno stigmatizzato la possibilità di un taglio ai contributi versati all'UE da parte del Bel Paese. Un'eventualità che invece viene ribadita dal Ministro del Lavoro Di Maio, qualora non dovesse arrivare maggiore solidarietà.

Infine, dai sindacati si chiede di intervenire subito per il superamento della Manovra Fornero attraverso provvedimenti specifici nella prossima legge di bilancio 2019.

Tagli agli assegni d'oro: per Di Maio intervento già deciso nel contratto di Governo

Nella giornata di ieri ha destato attenzione la presa di posizione arrivata da parte dell'esperto di previdenza Alberto Brambilla (Lega), contrario al meccanismo di intervento proposto dal Movimento 5 Stelle. Non si è fatta però attendere la replica del Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, il quale ha ricordato perché è fondamentale avviare il provvedimento. "Nel contratto di governo abbiamo scritto che vogliamo tagliare le pensioni d'oro. Sia ben chiaro" ha ricordato l'esponente pentastellato "che noi nel tagliarle agiamo su chi prende dai 4mila euro netti in su e se non hanno versato abbastanza contributi per arrivare a quella cifra noi tagliamo quella pensione privilegiata".

Un provvedimento sul quale non ci sarebbero ripensamenti perché "si stanno trattando queste persone come dei poveri disperati".

Manovra 2019 e tenuta dei conti, l'avvertimento di Oettinger: "penalità se l'Italia non versa contributi"

Nel frattempo prosegue anche lo scontro istituzionale tra l'Italia ed i vertici europei, dopo che il Commissario UE Günther Oettinger ha messo in guarda il nostro Paese contro eventuali tagli ai pagamenti.

"Tutti gli Stati dell'Ue si sono assunti l'obbligo di pagare i contributi nei tempi stabiliti. Tutto il resto sarebbe una violazione dei trattati che comporterebbe penalità" ha spiegato il tecnico, rispondendo alle domande di un'intervista rilasciata per il giornale tedesco Die Welt. Sulla questione erano emersi degli scorsi giorni dei collegamenti anche con il comparto previdenziale, visto che con i soldi potenzialmente non versati il Ministro del Lavoro aveva spiegato di poter avviare anche una quota 80-90, anziché la quota 100.

Tanto è vero che lo stesso esponente del Governo ha replicato alle ultime dichiarazioni di Oettinger, spiegando che "la nostra posizione sul veto al bilancio Ue resta" e che Oettinger "continua ad esternare ogni giorno da quando abbiamo detto che non gli diamo i soldi".

Proietti (UIL): serve cambiare la legge Fornero già in LdB2019

Dai sindacati arriva un nuovo invito all'esecutivo verso un cambiamento nel paradigma di funzionamento dell'attuale sistema previdenziale. "Il Governo deve continuare a cambiare la legge Fornero sulle pensioni a partire dalla prossima legge di bilancio, come promesso agli elettori in questi mesi" ha ricordato il Segretario confederale della UIL Domenico Proietti. "In particolare, bisogna introdurre una reale flessibilità' di accesso alla pensione intorno a 63 anni" ha proseguito, ricordando l'importanza di agire con tempestività anche sull'introduzione di tutele per le pensioni future dei giovani lavoratori.

Ma al centro dell'intervento governativo dovrebbero esserci anche la tutela dei lavori di cura, la proroga dell'opzione donna, la revisione dell'aspettativa di vita e la soluzione definitiva per i lavoratori esodati. Infine, il sindacalista ricorda che si devono ancora insediare le due Commissioni sull'AdV e sulla separazione tra previdenza e assistenza. Anche per questo la UIL chiede al Governo una immediata convocazione delle parti sociali.

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