Il rispetto dell'impegno sulle Pensioni, confermato da Salvini al termine del vertice di maggioranza, è il segnale inequivocabile della conferma di quota 100. Si delinea, dunque, la riforma pensioni del governo che vede insieme Movimento 5 Stelle e Lega Nord. A riguardo, il premier Giuseppe Conte ha confermato che il superamento della legge Fornero sarà inquadrato nel rilancio della crescita del Paese. Un piano ambizioso, a cui vanno sommati anche reddito di cittadinanza e flat tax. Nel corso della delicata riunione di ieri sera, si è poi parlato della pensione di cittadinanza.

Luigi Di Maio e il sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia hanno confermato in toto la scelta di aumentare le pensioni minime a 780 euro fin dal prossimo gennaio.

Quota 100 vede il semaforo verde

Le parole del premier Conte a pochi minuti dal termine dell'incontro con i due vicepremier e il ministro dell'Economia Tria lasciano pochi dubbi su quale sia l'impegno del governo in vista della legge di Bilancio. Nel citare i punti qualificanti del contratto di governo, il primo ministro ha sottolineato il superamento della riforma Fornero. Il contenuto del documento dell'esecutivo, in merito al tema pensioni, è noto. Da tempo, la pensione con quota 100 è lo strumento previdenziale su cui si concentra l'attenzione del governo.

Salvini, dando il via al rush finale, ha annunciato la possibilità di pensionamento con 62 anni di età e 38 di contributi. Il provvedimento, un po' a sorpresa, ha incontrato il parere favorevole di Alberto Brambilla (presidente Itinerari Previdenziali), il principale fautore del paletto dei 64 anni di età. La presenza del ministro Tria al vertice di ieri è indicativa, con la squadra di governo in cerca della quadra definitiva.

"Pensione di cittadinanza da gennaio"

Quota 100 non è l'unico tema sul tavolo della riforma pensioni. Dopo l'intervento di Brambilla a Lecce in occasione delle "giornate del lavoro" (Cgil), è arrivata la replica di Luigi Di Maio sulla pensione di cittadinanza. Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico ha sottolineato come l'economista italiano parli a titolo personale, ricordando come il provvedimento sia all'interno del contratto di governo e che la Lega è al corrente di questo.

Il numero uno del Movimento 5 Stelle ha rilanciato affermando che non ci saranno più pensionati italiani che percepiranno una pensione inferiore ai 780 euro, importo identificato come soglia di povertà individuale. Nelle ultime ore, intanto, Carlo Sibilia (M5S, sottosegretario all'Interno) ha dichiarato che l'aumento delle pensioni minime avverrà fin da gennaio 2019. Sibilia, in merito alle risorse disponibili per avviare la riforma, si è detto tranquillo, assicurando che prima di depositare il testo della legge finanziaria il governo troverà tutte le coperture economiche necessarie. Sempre Sibilia ha infine annunciato la partenza del reddito di cittadinanza per il prossimo mese di marzo.