Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 2 settembre 2018 vedono emergere ancora preoccupazione dalla Uil in merito alla possibile quota 100 a partire dai 64 anni, una misura che per via del paletto anagrafico e della probabile abolizione dell'APE sociale rischia di allungare fino a 4 anni l'età di uscita dal lavoro di coloro che vivono situazioni di disagio. Nel frattempo anche dalla Cisl si attende di avere una risposta chiara in merito al capitolo pensionistico, dopo il susseguirsi di ipotesi e controipotesi che ha caratterizzato le scorse settimane.

Infine, dall'opposizione si chiede all'esecutivo di anticipare la nota di aggiornamento del Def, in modo da tranquillizzare i mercati rispetto all'applicazione delle misure di riforma previste nella nuova legge di bilancio.

Pensioni, l'allarme in arrivo dalla Uil: con quota 100 ed eliminazione dell'APE fino a 4 anni in più di lavoro

Sull'introduzione della quota 100 e la contestuale eliminazione dell'APE sociale i sindacati lanciano un allarme in merito alla possibilità di dover lavorare fino a 4 anni in più per ottenere l'agognata quiescenza. Ad esprimere dubbi al riguardo è stata in particolare la Uil, che chiede di intervenire sulla legge Fornero aprendo i criteri di pensionamento fin dai 63 anni di età.

Il rischio è quindi che il nuovo provvedimento "non solo non smonti la Fornero, ma peggiori quanto di buono fatto negli ultimi due anni per reintrodurre un principio di flessibilità nel nostro sistema pensionistico", spiega il Segretario confederale Domenico Proietti. Il quale invita nache il Governo a "ponderare bene le scelte, prima di assumere provvedimenti che avranno ripercussioni per la vita di milioni di lavoratori.

Il susseguirsi di voci, ipotesi, interpretazioni e contrapposizioni rischia di generare errori le cui conseguenze sociali potrebbero essere davvero preoccupanti". Anche per questo motivo, il sindacalista torna a chiedere all'esecutivo un incontro con le parti sociali, "nell'interesse dei lavoratori e del Paese".

Furlan (Cisl): sulle pensioni aspettiamo una risposta chiara

Anche la Segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan è intervenuta in merito al comparto previdenziale, sottolineando il ruolo centrale della prossima legge di bilancio 2019. "C'è un governo fatto da M5S e Lega da cui attendiamo notizie sulla finanziaria" ha ricordato la sindacalista, suggerendo che "in questo paese si sta parlando di tutto meno che dell'aspetto fondamentale che è la crescita e con essa il lavoro". In merito alla Riforma Fornero, Furlan ha spiegato che è indubbia la necessità di un ripensamento, ma "un po' di correttivi migliorativi come sindacato siamo riusciti a portarli a casa: i 63 anni almeno per 15 categorie più disagiate".

Tutto questo però "non basta. Aspettiamo che il Governo faccia una proposta chiara, precisa, senza continue contraddizioni".

Caso Fitch, Brunetta (FI) chiede di anticipare la Ndef

"Nel peggiorato clima economico, la possibilità di fare politiche fiscali anticicliche con l'attuale livello di debito rimangono limitate, anche perché, secondo l'agenzia Fitch, se venissero smontate le riforme del mercato del lavoro e delle pensioni ci sarebbe un effetto moderatamente negativo sulla crescita, come negativi vengono già considerati gli effetti del decreto dignità". È il commento del Deputato di Forza Italia Renato Brunetto in merito alla recente revisione dell'Outlook da stabile a negativo espresso dall'Agenzia di rating Fitch in merito all'Italia.

Il parlamentare, che si è espresso durante un'intervista rilasciata per "Il Foglio", ha quindi consigliato al Governo di "anticipare la nota di aggiornamento del Def, dando ai mercati finalmente pochi numeri e certi. Il governo dica subito cosa vuole, non può alimentare l'incertezza perché è un costo che rischia di mandarci giù dal precipizio e poi non si torna più indietro".

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