Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 1 ottobre 2018 vedono proseguire le discussioni sulla nuova pensione anticipata tramite quota 100 e sui vincoli di accesso alla misura. Nel frattempo l'ex Ministro del Lavoro Elsa Fornero torna a criticare la riforma previdenziale, parlando di fini elettorali, mentre il Vice Premier Di Maio attacca l'opposizione ed i media accusandoli di terrorismo mediatico. Infine, dal Cods si esprime nuovamente preoccupazione in merito alla mancata convocazione delle parti sociali rispetto alla discussione in essere.
Riforma previdenziale: si studia la Quota 100 dai 38 anni di versamenti
Il Governo si prepara ad avviare la flessibilità previdenziale tramite la nuova quota 100, con l'intenzione di centrare una platea di almeno 300-400mila lavoratori. Una prospettiva che rende possibile posizionare il paletto anagrafico a partire dai 62 anni di età e almeno 38 anni di contribuzione. Il tutto coerentemente con una prospettiva di spesa di circa 8 miliardi di euro, così come appena fissato nelle pieghe della nota di aggiornamento al Def. Sembra quindi slittare in secondo piano l'ipotesi circolata nelle scorse settimane di un vincolo anagrafico posto a 64 o 65 anni di età, mentre resta ancora da definire la questione delle possibili penalizzazioni.
L'ultima ipotesi al riguardo prospetta infatti una trattenuta dell'1,5% all'anno (con un tetto massimo complessivo del 7.5%).
Fornero: la riforma previdenziale? "Ha finalità elettorali"
Elsa Fornero torna ad esprimere la propria preoccupazione per la controriforma annunciata dal Governo giallo-verde ed il possibile impatto sulla tenuta dei conti pubblici, parlando apertamente di una situazione "disarmante".
Secondo l'ex Ministro del Lavoro, "questo superamento, non cancellazione, della mia riforma non è altro che uno strumento per ottenere ulteriore consenso elettorale. Come è sempre stato in materia di pensioni". Proprio in merito alle regole approvate nell'ormai lontano 2011, l'esponente dell'ex Governo Monti ha quindi precisato che attraverso la propria riforma "si va in pensione ad un'età media di 62 anni e 3 mesi" pertanto "chi dice che si va in pensione a 70 anni usa le cifre cinicamente".
Di Maio contro il terrorismo mediatico sugli interventi decisi con la NaDef
Anche l'attuale Ministro del lavoro Luigi Di Maio è tornato a fare il punto della situazione in merito ai provvedimenti di flessibilità previdenziale e di welfare promessi con la nuova legge di bilancio. Secondo il leader del Movimento 5 Stelle "il Pd e Forza Italia non riescono a fare un'opposizione politica e quindi con i loro giornali creano terrorismo mediatico per far schizzare lo spread sperando in un altro colpo di Stato finanziario", aggiungendo però che "anche chi ha votato quei partiti, se ne avrà diritto, sarà destinatario del reddito o della pensione di cittadinanza".
Dal CODS preoccupazione per la mancata convocazione dei sindacati
La fondatrice del Comitato Opzione Donna Social è tornata ad esprimere la propria preoccupazione per la mancata convocazione delle parti sociali da parte del Governo, una vicenda indicata come "un brutto segnale da guardare con la dovuta attenzione perché il rischio di sottovalutare determinati indicatori, spesso si paga a caro prezzo". Orietta Armiliato ha quindi riflettuto sulle possibili motivazioni che hanno portato a questa scelta, indicando però di non vedere alcun motivo positivo al riguardo. Anche perché in questo modo "le questioni inserite nella piattaforma unitaria siglata da CGIL, CISL e UIL, sono rimaste outstanding pur essendo attualissime e rispecchianti i bisogni dei più".