Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 17 ottobre 2018 vedono le nuove misure di riforma previdenziale e di welfare prepararsi al confronto parlamentare. Uno scenario che potrà finalmente chiarire quale sarà l'effettivo quadro operativo della nuova quota 100 e del reddito di cittadinanza. Nel frattempo prosegue anche la discussione sul taglio agli assegni d'oro, con il Governo che conferma la bontà dell'operazione mentre emergono critiche dal sindacato dei funzionari di polizia. Dall'opposizione si mettono invece in guardia i cittadini sulla sostenibilità delle misure pensionistiche in approvazione e sulla loro effettiva accessibilità rispetto alla platea dei potenziali destinatari.

Pensioni e reddito di cittadinanza verso il confronto Parlamentare

Con l'invio della Manovra all'Unione Europea il Governo ha delineato il quadro degli interventi previdenziali e di welfare che si propone di attuare entro la fine dell'anno, ma la situazione appare tutt'altro che chiarita dal punto di vista dei dettagli operativi e anche per quanto concerne le coperture. La questione sarà risolta nelle prossime settimane, visto che la legge di bilancio passa ora alla verifica delle aule parlamentari. D'altra parte, proprio i dettagli potrebbero fare la differenza rispetto all'efficacia delle nuove misure. In merito al reddito di cittadinanza gli ultimi aggiornamenti ne prevedono ad esempio l'erogazione in favore di coloro che risultano maggiorenni e residenti in Italia da almeno 5 anni, purché disoccupati o inoccupati (sono inclusi anche i pensionati).

Resta però da chiarire in che modo avverranno le eventuali verifiche prima dell'erogazione così come i controlli a posteriori, visto che secondo quanto spiegato dallo stesso Governo "i criteri di attuazione sono demandati a successivo decreto di natura non regolamentare". Per la nuova quota 100 si attendono dettagli in merito al funzionamento delle finestre di accesso, mentre sulle pensioni d'oro mancano i criteri di attuazione dei tagli (ipotizzati a partire da 4500 euro al mese).

Salvini (Lega): giusto il taglio alle pensioni d'oro

Anche il Vice Premier Matteo Salvini ha ribadito l'importanza del lavoro svolto in Manovra sul taglio alle pensioni d'oro, definito come "giusto". In particolare, l'esponente leghista ha spiegato che "un contributo da parte di chi prende migliaia di euro non coperte da contributi per aiutare chi ne prende di meno è assolutamente giusto", concludendo che la Manovra "è una vittoria per gli italiani: lo dimostreranno i fatti".

Le proteste dei funzionari di polizia contro i tagli alle pensioni

Proprio in merito ai possibili tagli applicati sugli assegni è emersa nelle scorse ore la protesta dei funzionari di polizia, che hanno espresso la propria preoccupazione riguardo al provvedimento. "Nella prossima legge di Bilancio si stanno per tagliare le pensioni delle donne e degli uomini delle Forze di polizia sulle cui spalle gravavano o gravano le maggiori responsabilità per garantire quotidianamente la sicurezza dei cittadini e del Paese, anche a costo della propria incolumità personale, e a volte della stessa vita, sul fronte della lotta al terrorismo, alle organizzazioni mafiose alla criminalità diffusa ed in ordine pubblico" ha spiegato il leader dell'ANFP Enzo Marco Letizia.

Secondo il sindacalista, è sbagliato pensare che queste persone siano privilegiate ed il Governo "sta commettendo un grave errore" al riguardo.

Della Vedova (+Europa): la Manovra porterà l'Italia fuori dall'Euro e dall'Europa

Dall'opposizione prosegue il pressing sul Governo per un cambiamento nell'impostazione della legge di bilancio 2019. "Se condoni, deficit e pensioni anticipate generassero ricchezza, l'Italia sarebbe il paese più ricco del mondo" spiega il Coordinatore di +Europa Benedetto Della Vedova, specificando che "nella prima Repubblica si facevano condoni, deficit e baby pensioni" e la conseguenza è che "ora siamo arrivati sull'orlo del baratro. Questa manovra sarà applaudita nell'immediato ma è il piano B: facciamo deficit e debito; se ci salvano gli altri bene, altrimenti usciamo dall'euro", ha messo in guardia Della Vedova, evidenziando quali sono a suo parere i rischi insiti nell'attuale situazione.

Gribaudo (PD): la quota 100 sembra una cessione del quinto

Dopo le recenti dichiarazioni di Martina, dal Partito Democratico si torna a puntare il dito contro le nuove misure di riforma previdenziale previste in Manovra. "È quota 100 o la cessione del quinto?" domanda provocatoriamente la Responsabile delle politiche del lavoro del PD Chiara Gribaudo. Secondo l'esponente Dem, una tale "approssimazione e cattiva coscienza rischiano di costare caro a chi attende di andare in pensione come promesso dal governo Lega - 5stelle". Il problema riguarderebbe il rischio indicato da un noto quotidiano sull'applicazione di un possibile taglio del 25%. "Il governo chiarisca questo ennesimo inganno. Qui si va avanti a medaglie che il governo appunta sulla pelle viva delle persone. Come per il reddito di cittadinanza, dietro la grande fanfara si nasconde l'ennesima fregatura?", ha concluso Gribaudo.