Il Governo Conte pronto a “rottamare” la riforma delle Pensioni targata Fornero. A ribadirlo, ancora una volta, replicando a chi invece sostiene che la legge previdenziale varata nel 2011 dal Governo Monti non vada modificata per garantire la tenuta delle finanze pubbliche, è stato il vicepremier leghista Matteo Salvini durante un comizio a Laives, in Trentino Alto Adige. “Sull’economia – ha detto il ministro dell’Interno - ci stanno sparando addosso tutti”.
Pensioni, ministro Salvini: ‘Faremo ciò che c’è scritto nei programmi elettorali’
“Ormai non c’è giorno – ha aggiunto - che giornali, telegiornali, la Commissione europea, la Corte dei conti, l’Inps, l’Istat, e non si può, e non si deve, e state attenti, e richiamo, e lo spread, e la troika, e i commissari…”.
Il leader del Carroccio fa sapere che non si lascia intimidire e che sulla previdenza si andrà avanti secondo quanto promesso in campagna elettorale e poi scritto nel contratto di governo stipulato tra la Lega e il Movimento 5 stelle. “Io – ha detto Matteo Salvini - vi do un impegno: quello che abbiamo messo nei programmi elettorali faremo”. In materia previdenziale il governo gialloverde ha promesso la quota 100, la proroga del regime sperimentale di opzione donna e la quota 41 per i lavoratori precoci. Sulla pensione anticipata rosa si è svolto nei giorni scorsi un incontro al ministero del Lavoro con una delegazione di lavoratrici, ci sarebbero buone intenzioni da parte del governo ma ancora non è chiaro se la misura sarà introdotta nella legge di Bilancio 2019 o se si dovrà attendere ulteriormente per mancanza di coperture finanziarie.
Lo stesso vale per la quota 41 precoci e per fare il punto della situazione il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Luigi Di Maio incontrerà una delegazione di lavoratori il 22 ottobre. Il vicepremier leghista, però, assicura che non saranno fatti passi indietro rispetto a quanto promesso in campagna elettorale sia dalla Lega che dal Movimento 5 stelle, diversamente dal Partito democratico di Matteo Renzi che anche in periodo elettorale diceva di non voler modificare la riforma pensionistica approvata sette anni fa da una maggioranza parlamentare di larghe intese.
Pensioni con quota 41 per i precoci, Di Maio incontra delegazione di lavoratori
Tra i piani del governo gialloverde anche il taglio delle pensioni considerate d’oro e l’aumento delle minime a 780 euro al mese. “Più mi dicono che non si può toccare la legge Fornero, più io – ha ribadito oggi Salvini - smonto pezzo per pezzo la legge Fornero, perché – ha sottolineato - è una legge che ruba futuro, ruba lavoro, ruba pensioni.
Chi difende la legge Fornero – secondo il ministro dell’Interno - odia gli italiani, molto semplicemente. Come diceva quel libro ‘Uomini che odiano le donne’, chi difende la legge Fornero – ha proseguito - odia il popolo italiano. Perché condanna alla disoccupazione dei giovani che devono scappare in Austria, in Germania, a Londra o chissà dove perché se tu tieni a lavorare in ospedale persone fino a 70 anni i nostri ragazzi a lavorare non cominciano più. Quindi evidentemente – ha detto il leader leghista - cambiare la legge Fornero è un dovere. Non è un diritto – ha sottolineato - ma è un dovere”.