Il Governo Conte è ancora al lavoro per studiare nei minimi particolari gli effetti derivanti dalla Quota 100 al fine di limitare la spesa pensionistica. L'obiettivo principale dell'esecutivo, infatti, consiste nell'introduzione del meccanismo delle quote senza superare i sette miliardi di euro previsti per il primo anno di applicazione.
Il Governo studia il divieto di cumulo
In vista dell'approvazione della nuova Legge di Bilancio che entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2018, prendono piede alcune ipotesi volte a limitare la spesa pensionistica.
Come riportato dal quotidiano "Il Sole 24 Ore", il Governo giallo-verde sta valutando l'ipotesi di un unlteriore vincolo riguardante il divieto di continuare a lavorare per tutti coloro che, raggiunti i 62 anni di età anagrafica accompagnati dai 38 anni di versamenti contributivi, accedono al pensionamento con il sistema delle quote. L'obiettivo, infatti, è quello di favorire il ricambio generazionale a favore dei giovani che, a causa della grave recessione economica non riescono ad entrare nel mondo del lavoro. Nella nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza, infatti, si legge: "si ritiene altresì necessario intervenire sul sistema pensionistico così come delineato dall'ultima riforma, che limita il fisiologico turnover delle risorse umane impiegate, anche allo scopo di rinnovare le competenze necessarie all'innovazione".
Stando all'ipotesi dell'esecutivo, ogni due lavoratori che raggiungono quota 100 e che quindi richiedono il pensionamento, viene lasciato spazio ad un giovane.
Secondo la nota del Def la spesa è pari a 7 miliardi
Stando a quanto scrive l'agenzia di stampa "Adnkronos", invece, il Governo Conte sta valutando l'ipotesi di vietare il ricorso al cosiddetto cumulo gratuito dei versamenti contributivi che permette agli assicurati di unire in modalità gratuita i contributi previdenziali gestiti in diverse gestioni.
Tale ipotesi lanciata dall'esecutivo giallo-verde mira a limitare la spesa pensionistica e rendere meno onerosa la misura che sarà contenuta nella nuova manovra finanziaria. Stando alla nota di aggiornamento del Def, infatti, per il meccanismo di Quota 100 è stata stanziata una cifra pari a sette miliardi di euro volta a garantire una copertura previdenziale a tutti coloro che hanno raggiunto almeno 62 anni di età anagrafica accompagnati dai 38 anni di versamenti contributivi. A partire dal 2019, potrebbero accedere alla misura circa 492 mila lavoratori.