Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi, 19 novembre 2018, vedono proseguire dall'esecutivo le dichiarazioni d'intento rispetto all'avvio della flessibilità previdenziale tramite la quota 100 ed il reddito di cittadinanza nel primo trimestre del prossimo anno. Nel frattempo, il Governo stesso si prepara anche a cambiare in profondità il meccanismo di Governance dell'Inps, con un provvedimento che concretizzerà anche l'azzeramento dei vertici. Infine, dai comitati dei lavoratori, ed in particolare dal CODS, si evidenzia la preoccupazione per la tenuta del Paese e, contemporaneamente, per l'avvio di provvedimenti nel settore pensionistico che risulteranno insufficienti nonostante l'elevata onerosità.

Pensioni anticipate con Quota 100 e RdC: il Governo rassicura contro un eventuale rinvio

La nuova flessibilità previdenziale tramite la quota 100 ed il reddito di cittadinanza non vedranno un rinvio dei provvedimenti attuativi, perché diventeranno oggetto di un apposito decreto legge. A togliere dal tavolo ogni possibile ipotesi di rinvio è stato nuovamente il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, spiegando che "non vi sarà slittamento collegato o calende greche", visto che la strada da seguire è già pronta e prenderà forma attraverso un Dl. La conferma appare importante, soprattutto dopo che il Documento programmatico di bilancio inviato a Bruxelles lo scorso 13 novembre aveva apportato delle modifiche in merito all'efficacia immediata delle misure, rimandandone la definizione ad una legge collegata.

Con le ultime precisazioni di area governativa si prospetta, invece, un intervento legislativo finalizzato a far decollare i provvedimenti nel primo trimestre del 2019, ed in particolare entro i mesi di febbraio-marzo.

Cambia la Governance dell'Inps

Nel frattempo, il Governo si prepara ad intervenire sulla Governance dell'Inps, dopo circa 10 anni nei quali i poteri si sono accentrati nella figura del presidente.

Con la riforma in avvio si prospetta, infatti, un ritorno del Consiglio di Amministrazione, con un effetto indiretto che non sarà secondario. Il profondo ripensamento dell'esecutivo prevede, infatti, in via automatica l'azzeramento dei vertici, con un ricambio che potrebbe andare ad anticipare anche l'uscita di scena dell'attuale presidente Tito Boeri.

Per quanto concerne, invece, il nuovo Cda, secondo le ultime notizie al riguardo dovrebbe essere composto da quattro consiglieri, oltre alla figura della presidenza. La nomina avverrà tramite decreto del Presidente della Repubblica, ma su proposta dell'esecutivo (una volta acquisito il parere delle Commissioni parlamentari di competenza).

Armiliato (CODS): più logico andare avanti sulla linea tracciata nella scorsa legislatura

In merito alla riforma previdenziale avviata dall'esecutivo ed alla difficile situazione riguardante le coperture, la fondatrice del Comitato Opzione Donna Social è tornata ad esprimere le proprie perplessità, ricordando che la quota 100 appare a malapena coperta dalle risorse stanziate, mentre altri provvedimenti di flessibilità rimasti tagliati fuori, e comunque urgenti, restano ancora in attesa di un riscontro.

"Non era più logico andare avanti sulla linea tracciata nella scorsa legislatura e sostenuta, fra l'altro, da tutte le organizzazioni sindacali unitariamente?", si è domandata Orietta Armiliato, ricordando che risulta "inutile tentare ad ogni costo, solo per mantenere fantasmagoriche promesse elettorali (e quanto volte lo si è detto qui in CODS...), di rischiare di non poter attuare nulla e mandare a gambe all'aria il Paese".