Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi, 22 novembre 2018, vedono arrivare dall'Unione europea una bocciatura all'impostazione della manovra, mentre sullo sfondo prende forma l'avvio di una possibile procedura d'infrazione nei confronti del Paese. La maggioranza continua a manifestare la volontà di proseguire con il superamento della legge Fornero e gli altri provvedimenti di welfare previsti nel contratto di Governo.
Nel frattempo, dall'opposizione si torna ad attaccare la maggioranza proprio sui provvedimenti riguardanti il comparto previdenziale, evidenziando il rischio di indebitare le generazioni future per misure come la quota 100 a carattere non strutturale.
L'UE boccia la manovra italiana, si va verso la procedura d'infrazione
Dalla Commissione UE arriva un netto no alla manovra italiana contenente l'avvio delle nuove pensioni anticipate tramite la quota 100 e il reddito di cittadinanza. L'annuncio, arrivato ieri a metà giornata, si accompagna con una dichiarazione nella quale si considera come giustificato il ricorso ad una procedura d'infrazione, qualora l'esecutivo non dovesse tornare sui propri passi.
Tra i diversi commenti, emerge quello del Commissario UE Valdis Dombrovskis, che parla di "non rispetto particolarmente grave" dei meccanismi di funzionamento delle regole europee. Il collega Pierre Moscovici invita l'Italia ad impegnarsi nel confronto con un atteggiamento costruttivo, spiegando che l'attuale bocciatura risulta una "conseguenza logica e inevitabile" dopo la mancanza di risposte.
Salvini (Lega) disposto a ragionare, ma le riforme vanno avanti
Dopo la bocciatura della nuova legge di bilancio 2019 in arrivo dall'UE, non si è fatta attendere la replica del vicepremier Matteo Salvini, il quale "prospetta apertura al dialogo", ma esclude da qualsiasi ragionamento un ripensamento sul "deficit al 2,4% o sulla revisione della legge Fornero".
Allo stesso tempo, l'esponente del Governo ha chiesto "rispetto per il popolo italiano" e ha mostrato irritazione per "l'atteggiamento di paesi chiunque siano che si occupino di questioni nazionali italiane, dalle pensioni agli ospedali fino ai vigili del fuoco. Io non mi occupo di quello che succede in Francia, Olanda o in Austria, anche perché l'Italia è contribuente netto dell'Europa", ha concluso Salvini.
Gelmini (FI): quota 100 non è strutturale, reddito di cittadinanza premia chi sta sul divano
Nel frattempo, dall'opposizione si torna ad attaccare la politica previdenziale e di welfare del Governo. A puntare il dito contro le nuove misure in avvio nella legge di bilancio è Mariastella Gelmini (Forza Italia), la quale ieri ha ricordato via Twitter che "quota 100 non è una misura strutturale, è prevista solo per il 2019 e chi ne usufruirà avrà un taglio al proprio assegno pensionistico del 20-30%". Mentre, per quanto concerne il reddito di cittadinanza, afferma che "premia chi sta comodamente sul divano ad aspettare la paghetta di Stato. Questo è un messaggio sbagliato soprattutto nei confronti dei giovani".
Infine, sulla manovra nel suo complesso, Gelmini parla di "un'occasione perduta" perché "si indebita il Paese e si indebitano le generazioni future senza puntare alla crescita e allo sviluppo".