Ultime notizie sulle Pensioni, ad oggi, lunedì 19 novembre, incentrate su Quota 100 e sulle stime relative ai numeri che riguarderanno la nuova misura pensionistica che verrà introdotta dal Governo Conte nel 2019, presumibilmente nel mese di febbraio, secondo quanto annunciato nei giorni scorsi dal ministro del Lavoro, Luigi Di Maio. Un articolo pubblicato da 'Il Sole 24 Ore', in data odierna, pone l'accento sul fatto che il 2019 potrebbe portare con sé un vero e proprio 'maxi esodo', tra Quota 100, pensioni di vecchiaia e precoci.

Pensioni, maxi esodo nel 2019 tra Quota 100, vecchiaia e precoci

L'Ufficio Parlamentare di Bilancio parla, infatti, di 437mila possibili 'quotisti', divisi in 212mila che potrebbero percepire un assegno a calcolo misto e altri 224mila che, invece, riusciranno ad accedere alla pensione con un assegno calcolato con il sistema totalmente retributivo, indubbiamente il più vantaggioso. Ma i calcoli dell'authority sui conti pubblici parla di un totale di 620.592 pensionati potenziali nel 2019, visto che ai possibili richiedenti Quota 100 si dovranno aggiungere anche tutti coloro che usciranno con la pensione di vecchiaia e con gli altri anticipi, oltre ai lavoratori precoci che potranno uscire con Quota 41, secondo le disposizioni attualmente vigenti.

Pensioni anzianità, ci si attende un nuovo record storico

E' opportuno ricordare, comunque, che diversi possibili 'quotisti', probabilmente, rinunceranno al pensionamento anticipato in ragione dei disincentivi previsti dal Governo, primo fra tutti il divieto di cumulo tra pensione e lavoro. In ogni caso, secondo i numeri forniti dal Ministero del Lavoro, almeno il 50 per cento degli aventi diritto, deciderà di optare per Quota 100.

L'esperto di previdenza ed ex consigliere economico a Palazzo Chigi, Stefano Patriarca ha dichiarato che 'l'impatto sulla spesa sarà importante', andando a battere il record storico dello scorso anno, quando il 51% della spesa pensionistica (136,6 miliardi di euro) ha riguardato le pensioni di anzianità, su un totale di 269,7 miliardi di spesa.

Pensioni, la suddivisione dei nuovi pensionamenti tra pubblico e privato

Per quanto riguarda, invece, la suddivisione dei nuovi pensionamenti tra settore pubblico e privato, i nuovi pensionati di anzianità nella Pubblica Amministrazione dovrebbero rappresentare solamente il 40 per cento. Secondo i dati forniti da 'Il Sole 24 Ore', le province del Nord che vedranno il maggior afflusso di uscite dal lavoro saranno quelle di Asti, Novara, Biella, Ferrara, Mantova, Ravenna e Rovigo, mentre al Centro vengono citate Siena e Arezzo.

Ricordiamo, inoltre, che l'obiettivo del Governo è quello di incentivare il turn over generazionale, ovvero consegnare ai giovani i posti di lavoro lasciati vacanti dai futuri neo pensionati.

Un obiettivo utopistico secondo il Presidente dell'Inps Tito Boeri, il quale non crede al famoso rapporto 'Uno a Uno'. Molto dipenderà da quale sarà la risposta dell'economia italiana nella prossima primavera: è chiaro che un'economia in crescita potrebbe restituire nuovi posti di lavoro ma se l'Italia dovesse affrontare un nuovo periodo di stagnazione, il turn over generazionale non potrebbe realizzarsi in maniera soddisfacente.