Emergono novità sugli aumenti degli stipendi dei lavoratori statali e della Scuola derivanti dai rinnovi dei contratti del triennio 2019, 2020 e 2021, anche se è bene premettere che le risorse previste dalla legge di Bilancio 2019 per il rinnovo dei contratti statali lasceranno delusi i tanti insegnanti che si attendevano un avvicinamento del proprio stipendio a quello dei docenti degli altri Paesi della Comunità europea. In realtà, gli aumenti degli stipendi saranno nell'ordine di alcune decine di euro per cedolino, con le cifre emerse proprio in questi ultimi giorni.

Con il contratto dei docenti e del personale Ata della scuola in scadenza a fine 2018, le risorse messe a disposizione dalla bozza della legge di Bilancio 2019 (si legge all'articolo 34), saranno pari, per il prossimo anno, a un miliardo e 100 milioni di euro, a un miliardo e 425 milioni di euro per il 2020 e a un miliardo e 775 miliardi di euro per il 2021. Ulteriori novità per il personale della scuola derivano dalle proposte di modifica degli istituti della Buona scuola di Renzi in merito alla chiamata diretta ed agli ambiti territoriali: tra le ipotesi, spunterebbe il progetto di ripristino della vecchia titolarità di sede.

Contratti scuola e statali: di quanto gli stipendi nei cedolini 2019, 2020 e 2021

Le risorse stanziate per il rinnovo dei contratti non saranno destinate solo al personale della scuola, ma agli aumenti degli stipendi di tutti i dipendenti statali. Limitatamente al comparto scuola, in base al reddito medio percepito dai docenti e dagli impiegati amministrativi, tecnici ed ausiliari (Ata), gli aumenti medi mensili degli stipendi si attesterebbero a 45 euro nel 2019, pari all'1,3 per cento, a 58 euro nel 2020, pari all'1,65 per cento e a 72 euro nel 2021, pari all'1,95 per cento.

Le cifre sono tutte al lordo. Questi importi comprendono anche l'elemento perequativo per il personale della scuola che, nel precedente rinnovo dei contratti statali non raggiungeva, in base al proprio reddito annuo, la cifra di aumento di stipendio di 85 euro e le indennità di vacanza contrattuale e di produttività. Secondo quanto riferisce il sindacato Gilda Insegnanti, il Governo Conte dovrà aumentare gli stanziamenti a favore della scuola nelle trattative per il rinnovo dei contratti che si terranno all'Aran per una somma pari ad almeno il quadruplo.

Contratto scuola: in arrivo novità su mobilità docenti 2019, ipotesi ripristino titolarità di sede

Il sindacato è intervenuto recentemente non solo sul rinnovo dei contratti statali e della scuola, ma anche su uno degli istituti fondamentali della precedente riforma della scuola, ovvero la chiamata diretta e l'articolazione in ambiti territoriali, elementi fondamentali della Buona scuola di Renzi. In merito, sono presenti due progetti di legge già depositati in Parlamento per l'abolizione di entrambi gli istituti della mobilità nella scuola e il ripristino della titolarità su scuola di tutti gli insegnanti. Tuttavia, è la stessa bozza della legge di Bilancio a prevedere, seppure in maniera sommaria, l'abolizione degli ambiti territoriali: il sindacato, pertanto, rimane ottimista sul fatto che entro fine anno 2018 l'articolazione della mobilità dei docenti tra ambiti territoriali possa decadere in modo che i trasferimenti del prossimo anno scolastico possano avvenire, esclusivamente, con mobilità su scuola mediante il ripristino dei comuni e delle province.