Il mondo della scuola è in fibrillazione. A meno di modifiche dell'ultima ora la Manovra economica che entro fine anno dovrebbe entrare in vigore è destinata ad incidere pesantemente su alcuni aspetti caratterizzanti del mondo dell'istruzione pubblica. Non per niente, di recente il ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, ha dichiarato di voler svecchiare il parco docenti della Scuola italiana. Se tutto verrà confermato, infatti, dovrebbero esserci profondi cambiamenti sia nelle procedure di reclutamento dei docenti stessi. Ma anche per quanto riguarda la possibilità di accesso ai corsi di specializzazione per insegnanti di sostegno.

Necessario partecipare al concorso pubblico

Innanzitutto, si potrà diventare insegnante anche senza aver ottenuto preventivamente l'abilitazione. in pratica, potranno accedere ai Concorsi Pubblici anche tutti coloro che alla data di indizione del Concorso ( il prossimo dovrebbe svolgersi nel corso del 2019) avranno conseguito una laurea specialistica in ambito antropologico, psicologico o pedagogico. Inoltre dovranno essere in possesso, sempre alla data di indizione dei Concorsi Pubblici, dei 24 CFU. Questi crediti dovranno essere conseguiti sempre nelle materie sopra indicate oppure nelle cosiddette metodologie e tecniche didattiche. Come riferiscono riviste specializzate, come "Orizzonte Scuola", il diploma di specializzazione come insegnante di sostegno dovrà essere conseguito soltanto dopo l'eventuale superamento dello stesso e dopo aver svolto il primo anno del percorso di formazione annuale che dovrebbe andare a sostituire i FIT secondo l'attuale bozza della legge di Bilancio.

Ovviamente chi alla data di indizione del Concorso sarà già laureato e in possesso dell'abilitazione all'insegnamento non dovrà necessariamente possedere i 24 CFU.

Come dovrebbe essere strutturato il Concorso

Secondo le ultime informazioni disponibili i prossimi Concorsi Pubblici ordinari per il reclutamento degli insegnanti dovrebbero essere strutturati su tre prove.

Di queste due scritte e una, ovviamente, orale. Mentre per quanto riguarda gli insegnanti di sostegno le prove saranno soltanto due, uno scritto e un orale. Nel caso delle prove per i Concorsi Pubblici ordinari il superamento di ogni prova sarà pre- requisito per accedere alla successiva. Tutte e due gli scritti verranno considerati superati se si dovesse ottenere una votazione minima di 7/10.

Mentre per quanto riguarda la prova orale, oltre a verificare la competenza delle materie oggetto di concorso verrà verificato anche il livello di conoscenza di una lingua straniera.

Questo non potrà comunque essere inferiore al livello B. La graduatoria finale, che non potrà essere superiore al numero dei posti messi a concorso, sarà fatta dalla sommatoria dei punteggi conseguiti più i titoli posseduti e dovrebbe avere valenza biennale. Da parte loro, i titoli valutabili in sede di concorso saranno elencati da un successivo decreto del Miur e non potranno incidere per più del 20% sul punteggio finale. Superato il concorso si dovrebbe ottenere, automaticamente, l'abilitazione all'insegnamento per quella classe di concorso.

Successivamente si dovrà svolgere un solo anno di formazione come supplente al termine del quale si diventerà insegnanti di ruolo. Questo però solo a seguito del conseguimento di un giudizio positivo da parte di una Commissione che valuterà l'andamento dell'anno di formazione.