Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 4 dicembre 2018 vedono arrivare nuove conferme dal Governo in merito all'introduzione della flessibilità in uscita dal lavoro tramite la quota 100 con la legge di bilancio 2019, mentre dal punto di vista tecnico l'esecutivo nega di voler portare il rapporto deficit/pil al di sotto della soglia del 2%.

Nel frattempo, dall'Ocse emerge un nuovo allarme sulla sostenibilità del comparto previdenziale, ed in particolare sulle risorse assorbite dal meccanismo della reversibilità. Infine dai comitati, soprattutto dal Cods, si criticano le prese di posizione ricorrenti in campagna elettorale sul superamento della legge Fornero, mentre le ultime notizie di cronaca parlano di requisiti crescenti per l'accesso alle nuove opzioni agevolate di quiescenza.

Salvini (Lega) conferma la permanenza della quota 100

In merito all'avvio dei pensionamenti anticipati tramite la quota 100, il vicepremier Matteo Salvini ha assicurato l'arrivo del provvedimento nel 2019, confermandolo attraverso un "assolutamente sì" ad un giornalista che gli chiedeva informazioni al riguardo. L'esponente leghista non ha voluto invece commentare il dibattito in corso in merito ai numeri ed alle richieste europee di mantenere il rapporto tra deficit e pil al di sotto della soglia del 2%. Sul compito di riformare il comparto previdenziale, il ministro dell'Interno ha quindi spiegato che "smontare la legge Fornero è un mio preciso impegno; lo faremo rispettando i parametri", ma "il diritto al lavoro, alla salute, alla pensione vengono prima di tutti i decimali".

Inoltre c'è da considerare che, sulla vicenda, nella giornata di ieri si sono registrate anche le dichiarazioni del premier Giuseppe Conte, che ha spiegato di essere impegnato nel confronto con l'Europa per l'obiettivo di evitare la procedura d'infrazione, ma di "non lavorare a un deficit sotto il 2%".

Bagnai (Lega): no ad un arretramento sulla manovra

Rispetto ad una possibile revisione delle nuove misure di flessibilizzazione dell'accesso alla pensione e del reddito di cittadinanza, è intervenuto anche il presidente della Commissione Finanze al Senato, Alberto Bagnai: "Quando in legge di bilancio qualcuno mi dirà che i due fondi per il reddito di cittadinanza e quota 100 non sono più 16 miliardi ma sono diventati 10 miliardi, allora dirò che c'è stato un ripensamento.

Ma io non vedo questo sulle carte", ha spiegato l'esponente leghista.

Oltre a ciò, per il parlamentare non avrebbe comunque senso "un arretramento", in particolare ora visto che "è evidente quali sono le profonde contraddizioni che le regole europee stanno facendo esplodere, non solo in Italia, anche in altri Paesi [...] Proprio per questo dobbiamo essere molto fermi nel nostro programma di governo, nella nostra volontà di ristabilire un minimo di giustizia sociale".

Pensioni di reversibilità: nuovo allarme dell'Ocse sulla spesa degli assegni

Nel frattempo, dall'Ocse arriva un nuovo allarme in merito alle pensioni di reversibilità ed al costo che il nostro sistema previdenziale sostiene al riguardo rispetto agli altri Paesi appartenenti all'organizzazione.

Secondo quanto indicato all'interno del report "Pensioni Outlook 2018", l'Italia avrebbe il record negativo con un peso corrispondente al 2,6% del Pil. A conti fatti, l'esborso si avvicina ai 42 miliardi di euro in favore di oltre 4 milioni di percettori, assorbendo oltre il 15% della spesa pensionistica totale. Secondo i tecnici internazionali, la media si assesta invece attorno all'1%. Tra i punti maggiormente criticati, la mancanza di una soglia anagrafica da legare all'accesso della prestazione, che negli altri Paesi aderenti all'organizzazione si riscontra attorno ai 60-63 anni di età.

Armiliato (CODS): i patti erano altri

Sulla cancellazione della legge Fornero promessa dal Governo in campagna elettorale, è tornata ad esprimere la propria posizione la fondatrice del Cods, Orietta Armiliato, dopo le ultime notizie di cronaca riguardanti il possibile slittamento della quota 100 al parametro 104.

"Il Governo del Cambiamento ci sta dimostrando che il cambio avviene, avviene eccome, ma esclusivamente ai connotati di quanto avevano propagandato e promesso, reiteratamente. Certo, siamo tutti più sereni se addiverranno a miti consigli e non ci spingeranno nel baratro, ma i patti erano altri e non veniteci a raccontare oggi che non potevate prevederlo o che queste sono 'colpe dei padri' che ricadono sui figli, loro malgrado", ha spiegato l'amministratrice del gruppo all'interno di un lungo post nel quale ha fatto il punto sulla situazione attuale.