Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 2 dicembre 2018 vedono crescere lo scontro interno all'esecutivo in merito alle uscite anticipate tramite la quota 100 e al reddito di cittadinanza. Il dibattito sui costi delle due misure e sulla ricerca di un equilibrio rispetto alle richieste di rimodulazione da parte di Bruxelles ha infatti creato un confronto serrato che non è ancora sfociato in una soluzione, come evidenzia anche il rinvio degli emendamenti del Governo al prossimo 5 dicembre.
Nel frattempo, dai sindacati si accoglie in modo positivo la quota 100, ma si evidenzia il fatto che donne e giovani risultino tagliati fuori dal provvedimento.
Mentre da Confindustria si sottolinea la mancanza di equilibrio all'interno della legge di bilancio tra i provvedimenti espansivi.
Pensioni flessibili e LdB 2019, è scontro sulle modifiche
Resta alta la tensione in merito alle modifiche che il Governo giallo-verde sta pensando di attuare al fine di cercare un accordo con l'Unione europea. Secondo quanto riportato da diverse agenzie di stampa, all'interno dell'esecutivo sarebbe in atto un acceso confronto tra i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio al fine di determinare dove effettuare i tagli necessari a ridurre il parametro del deficit/Pil sotto il 2,4% indicato finora all'interno dei documenti ufficiali.
Resta, infatti, evidente che il vero costo da pagare per quello che potrebbe essere percepito come un dietrofront sul superamento della legge Fornero (avviato con la quota 100) e sul reddito di cittadinanza potrebbe essere a livello elettorale.
Non è quindi un caso se gli emendamenti del Governo alla manovra non solo tardano ad arrivare, ma ad oggi risultano slittati perlomeno al prossimo mercoledì 5 dicembre 2018. In questo modo, però, si rischia di andare sotto-data rispetto alla necessità di approvare la legge di bilancio entro la fine dell'anno. Insomma, la flessibilità previdenziale ed il welfare di cittadinanza sembrano destinati non solo ad essere il baricentro della nuova manovra, ma anche il metro di giudizio del gradimento rispetto al nuovo esecutivo.
Furlan (Cisl): quota 100 risposta positiva, ma giovani e donne restano fuori
"Quota 100 è una risposta positiva alla richiesta di flessibilità, ma risponde solo a chi ha la possibilità di carriere lavorative continue". Ad affermarlo è la leader della Cisl Annamaria Furlan, sottolineando che i giovani ed il pubblico femminile rischiano di essere penalizzati dall'attuale contesto nel quale risulta immerso il sistema previdenziale.
Secondo quanto spiegato dalla sindacalista, la Cisl punta a supportare le donne modificando l'attuale impianto normativo con "lo sgravio di un anno di contributi per ciascun figlio allo scopo di riequilibrare il montante contributivo delle lavoratrici". Allo stesso tempo, si chiede il rifinanziamento della pensione anticipata tramite l'opzione donna per il 2019, oltre che la proroga dell'APE sociale e l'avvio di un confronto sulle pensioni di garanzia e sulla previdenza complementare per i giovani.
Boccia (Confindustria): tra pensioni, flat tax e crescita non c'è equilibrio
Sulla situazione di rischio riguardante la nuova manovra è tornato ad esprimersi anche il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia.
Durante un'intervista rilasciata a Radio Rai, ha infatti evidenziato che "una cosa è una manovra espansiva e un'altra una legge di bilancio orientata alla crescita", ma attualmente "non c'è equilibrio tra la parte espansiva, che riguarda tre grandi categorie: la flat tax per gli autonomi, la riforma delle pensioni - il reddito di cittadinanza e le ragioni della crescita". In particolare, il rappresentante degli industriali ha indicato proprio la mancanza di un impegno forte sulla crescita come elemento di particolare criticità.