Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 14 gennaio 2019 vedono crescere le ipotesi per un'approvazione del decreto riguardante la riforma del settore entro il prossimo 17/01. In questa data si terrà infatti il Consiglio dei Ministri destinato a discutere e approvare la bozza finale del DL finalizzato ad avviare, tra gli altri provvedimenti, la quota 100 ed il reddito di cittadinanza. Intanto la discussione politica tra maggioranza e opposizione continua con toni accesi e forti critiche. Dal Pd si mette in dubbio la situazione dei conti relativi alla Manovra.
Mentre importanti aggiornamenti arrivano anche riguardo ai fondi pensione ed alle nuove norme che ne regolano il funzionamento, entrate da poco a regime.
Pensioni anticipate e Quota 100: decreto in approvazione il prossimo 17/01
Mentre prosegue la discussione politica in merito alla Manovra, sembra ormai assodato (viste le numerose dichiarazioni giunte nelle scorse ore da parte del Governo) che il decreto sul pacchetto pensioni e sulla riforma del welfare sarà discusso durante il prossimo Consiglio dei Ministri del 17 gennaio 2019. Con quest'ultimo passaggio mancherà solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per dare valore legale alle nuove pensioni tramite quota 100 (62 anni di età e 38 anni di contribuzione), oltre che alla proroga di opzione donna e Ape sociale.
Assieme all'intervento sul comparto previdenziale si approverà poi anche il reddito di cittadinanza. Ma il lavoro di riforma del settore previdenziale non terminerà qui, secondo quanto riferito dal Ministro del Lavoro Luigi Di Maio. L'esponente pentastellato ha infatti sottolineato che l'obiettivo finale resta quello di aprire la strada alle uscite per i lavoratori precoci, slegando quindi la flessibilità da qualsiasi parametro anagrafico.
"Abbiamo iniziato con quota 100 ma abbiamo 5 anni davanti” - ha quindi evidenziato Di Maio, facendo un esplicito riferimento alla Quota 41.
Damiano (Pd): 'Ogni giorno ha la sua bozza, ma il decreto non arriva'
Fortemente critico sui tempi di approvazione del decreto riguardante il cosiddetto "pacchetto pensioni" è Cesare Damiano.
L'esponente Dem ha infatti evidenziato che il testo definitivo del provvedimento finora è slittato continuamente. "Passa un giorno, passa l’altro, ma il Decreto del Governo su Quota 100 e Reddito di cittadinanza non arriva. Ogni giorno ha la sua bozza, che corregge quella del giorno precedente". Per Damiano la maggioranza prende tempo per nascondere le probabili difficoltà con la Ragioneria dello Stato sulla quadratura dei conti perché "le promesse non fanno il paio con le risorse disponibili. D'altra parte, non mancano le proposte correttive, a partire dalla necessità di rendere il decreto retroattivo dallo scorso primo gennaio 2019, in modo da evitare un vuoto normativo rispetto all'APE sociale (scaduta al termine dello scorso anno)".
Fondi pensione: dal 13 gennaio in vigore l'aggiornamento normativo
Nel frattempo arrivano importanti notizie anche in merito al comparto previdenziale di secondo pilastro, conosciuto comunemente come quello dei fondi pensione. Dal 13 gennaio sono infatti in vigore le nuove norme con l'obiettivo di incoraggiare le iscrizioni e migliorare i meccanismi di gestione, fornendo al contempo informazioni più chiare agli iscritti. Tra le novità apportate al sistema troviamo le agevolazioni riguardo alle attività transfrontaliere dei fondi pensione, migliorando così il ruolo dell'unione dei mercati di capitale. "Si tratta di un passo avanti, considerato che questi fondi pensionistici svolgono un ruolo importante nella costruzione di una vera Unione dei mercati dei capitali, in linea con il piano d’azione sulla finanza sostenibile dell’UE" - ha commentato l'esponente della Commissione europea Valdis Dombrovskis.