Anche l'ultimo passaggio necessario a trasformare il decretone in legge ha ottenuto l'atteso via libera. In serata è infatti emersa la versione della Gazzetta Ufficiale contenente le disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni (il riferimento per chi volesse approfondire in via diretta va alla GU Serie Generale n.23 del 28-01-2019). In sostanza, i provvedimenti previsti all'interno del pacchetto Pensioni diventano ufficialmente legge dello Stato. Ovviamente, trattandosi di un decreto legge, bisogna tenere presente che al Parlamento spetterà la conversione entro i prossimi 60 giorni, ma nel frattempo l'apparato burocratico potrà cominciare a dare attuazione alle novità introdotte nel comparto del welfare e della previdenza.

Riforma pensioni 2019, via libera alla quota 100 ed alla proroga di APE sociale e Opzione Donna

L'arrivo del provvedimento in Gazzetta Ufficiale dà ufficialmente il via libera alle nuove pensioni anticipate tramite la quota 100 (a partire dai 62 anni di età e 38 anni di contribuzione). Confermate anche la proroga dell'APE sociale (63 anni e 30-36 anni di versamenti in base alla specifica situazione di disagio del lavoratore) e delle pensioni anticipate tramite opzione donna (58 anni di età o 59 se lavoratrici autonome, oltre a 35 anni di versamenti assieme al ricalcolo contributivo dell'assegno). Previsti anche ulteriori correttivi, come nel caso dello stop all'adeguamento per l'aspettativa di vita dei lavoratori precoci, con la conferma dei parametri risalenti al 2018 per l'accesso alla pensione anticipata della legge Fornero.

Nella giornata di oggi è arrivata anche la firma del Presidente Mattarella

Il fatto che il decreto legge stesse per arrivare nelle pagine della GU era ormai atteso nel brevissimo termine dopo che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il testo bollinato dalla Ragioneria dello Stato. Dal punto di vista operativo, il prossimo passaggio riguarda la diffusione da parte dell'Inps di una circolare contente tutte le istruzioni operative da seguire per poter procedere con le nuove richieste di pensionamento, così come per le domande di accesso al reddito ed alle pensioni di cittadinanza.

Le stesse istruzioni saranno seguite anche dai patronati che dovessero prendere in carico l'inoltro delle pratiche per conto dei lavoratori. Si tratta comunque di dettagli tecnici necessari per rendere operativi i provvedimenti, visto che le nuove opzioni di quiescenza sono ora ufficialmente una legge dello Stato.