Com'è noto, l'unica finestra della domanda di mobilità (di cui per i passaggi di cattedra e di ruolo, sia provinciali che interprovinciali, è riservato il 10% delle disponibilità) del personale scolastico si aprirà tra la fine del mese di aprile e inizio di maggio. Quest'anno ci sarà anche un'unica data (all'incirca a metà del mese di giugno) in cui saranno pubblicati tutti i trasferimenti, ciò permetterà di sfruttare per tempo tutti i posti che si rendono via via disponibili. La maggiore o minore possibilità di un docente di essere trasferito o meno da una Scuola all'altra, o da un regione all'altra, dipende dal punteggio di cui egli dispone.
Quest'ultimo sarà valutato sulla base degli elementi indicati nell’allegato 2 del CCNI (i punteggi per la mobilità territoriale si trovano nella tabella A, quelli per la mobilità professionale nella tabella B). La mobilità 2019/20 è riservata ai docenti in ruolo (art.2 comma 1 del CCNI), non potranno infatti partecipare i neo-immessi. Questi non avranno nemmeno la possibilità di effettuare la domanda per l'assegnazione provvisoria.
Mobilità solo per i docenti di ruolo
Alla domanda di mobilità per il personale scolastico, che si aprirà nei prossimi mesi, non potranno partecipare i docenti neoassunti. Essi, di fatto, saranno confermati in ruolo soltanto dopo il superamento dell'anno di prova e formazione.
Inoltre, stando a quanto previsto dal CCNI 2018/19, i docenti neoassunti non potranno beneficiare neanche della domanda di assegnazione provvisoria, dal momento che quest'ultima non è consentita nello stesso anno scolastico di immissione in ruolo.
Tuttavia, per aumentare il proprio punteggio nella graduatoria di mobilità possono essere conseguiti ulteriori titoli valutabili.
Questi dovranno essere posseduti entro il termine previsto per la presentazione delle domande di mobilità. Il titolo valutabile che dà maggiore punteggio è rappresentato dal superamento di un concorso (12 punti). Anche i diplomi di specializzazione/perfezionamento biennale permettono di ottenere 5 punti in più. Alcuni punti possono provenire anche dai corsi di lingua, come ad esempio quello relativo alla nuova metodologia Clil (i punti attribuibili sono compresi tra 0,50 e un punto, dipende dalla tipologia di corso), ma un punto è previsto anche per un corso di aggiornamento linguistico per la scuola primaria.