I pensionati in uscita con le Pensioni anticipate a quota 100 potranno cumulare redditi da lavoro autonomo o da prestazioni occasionali, oltre alla pensione, fino a 10 mila euro annui già a partire dal 2019. Lo prevede la disciplina del decreto legge numero 4 del 2019 includendo le attività svolte in proprio e regolate con la ritenuta di acconto o con i voucher. Pertanto, chi andrà in pensione anticipata a quota 100, con almeno 62 anni di età e 38 di contributi, potrà continuare a lavorare ed a percepire compensi prestando attenzione al tipo di attività svolta.
Infatti, come spiega il quotidiano economico Italia Oggi sulla corretta interpretazione del decreto legge, i pensionati con quota 100 potranno cumulare redditi da lavoro autonomo occasionale e prestazioni svolte seguendo determinati criteri.
Uscita pensioni anticipate: ultime notizie di oggi su quota 100 e cumulo dei redditi
Pertanto, è necessario che chi scelga la pensione anticipata con uscita a quota 100 presti attenzione a non superare il tetto dei 5 mila euro percepiti per le attività di lavoro autonomo occasionale regolate da ritenuta d'acconto ed altri 5 mila euro per le prestazioni occasionali retribuite anche attraverso gli ex voucher. Il cumulo dei redditi per chi percepisca una pensione con quota 100 è permesso solo per il lavoro autonomo occasionale e si tratta di una deroga operata dal decreto legge numero 4 del 2019.
Pertanto, il primo limite dei 5 mila euro sussiste per il lavoro autonomo del tutto occasionale, ovvero quello svolto per un'opera o per un servizio, prevalentemente in proprio, senza che sussista il vincolo di subordinazione e sul quale venga applicata la ritenuta di acconto dell'Irpef del 20 per cento (senza i corrispondenti contributi Inps).
L'ulteriore prestazione occasionale regolata con gli ex voucher (nel limite di ulteriori 5 mila euro, da considerare stavolta netti) risiede nel fatto che le attività lavorative non costituiscano né redditi da lavoro autonomo e nemmeno da lavoro dipendente. Rientrano in questa tipologia i lavori svolti con il LIbretto famiglia o i contratti di prestazioni occasionale.
Invece resta in vigore l'incumulabilità delle pensioni a quota 100 con i redditi da lavoro.
Quota 100 e pensioni anticipate 2019: divieto di cumulo fino alla pensione di vecchiaia
Infatti, chi dovesse scegliere di andare in pensione anticipata con la quota 100 dovrà far riferimento, in caso di proseguo di attività lavorative, al comma 3 dell'articolo 14 del decreto legge numero 4/2019. Il comma spiega che le pensioni anticipate non siano cumulabili con i redditi da lavoro dipendente e autonomo, ad eccezione di quelli derivanti dal lavoro occasionale fino a 5 mila euro lordi all'anno. In caso di superamento di questo limite, l'assegno di pensione con quota 100 verrà sospeso per tutto l'anno di produzione del reddito ad eccezione dell'anno in cui venga maturata la pensione di vecchiaia: in questo caso, la pensione verrà bloccata fino alla maturazione dei 67 anni, ovvero fino all'età necessaria per l'uscita con la vecchiaia (e non per tutto l'anno).
E' necessario notare, infine, che il divieto di cumulo delle pensioni sussista per il periodo che intercorre tra il giorno di decorrenza della pensione anticipata a quota 100 e la data in cui maturi la pensione di vecchiaia.