Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 18 marzo 2019 vedono emergere nuovi aggiornamenti sulle domande di quiescenza anticipata tramite quota 100 inoltrate tramite l'Inca. Nel frattempo dal Governo arrivano alcune precisazioni rispetto alle attività di verifica sull'erogazione del reddito e delle pensioni di cittadinanza. Infine, dal CODS si fa il punto della situazione rivendicando le istanze previdenziali delle donne.

Pensioni flessibili e quota 100: all'Inca presentate più di 16mila pratiche

Dall'Inca arrivano nuovi aggiornamenti in merito al numero di domande di accesso alle nuove opzioni di quiescenza.

"La quota 100 riesce in questo momento a intercettare la volontà di parecchie persone che erano rimaste bloccate dalla legge Fornero e non erano rientrate nell'Ape sociale" spiega Morena Piccinini, Presidente dell'Inca-Cgil. La sindacalista evidenzia che "siamo a oltre 16 mila" pratiche inoltrate all'Inps tramite i servizi offerti ai lavoratori. In questa fase si sta quindi procedendo a smaltire la platea dei "lavoratori pubblici e privati che erano rimasti ingabbiati nel sistema". Tra le sottolineature il fatto che ad ora non sussiste un automatismo tra la presentazione della domanda e l'ingresso in quiescenza, ma nonostante ciò è ragionevole che il numero di pratiche non risulti tanto elevato quanto quello verificatosi nell'avvio dell'APE sociale.

Castelli (M5S): su reddito e pensioni di cittadinanza ispettori della GdF incrementati di 100 unità

Prosegue la messa a punto del reddito e delle pensioni di cittadinanza. A tal proposito, il Sottosegretario al Ministero dell'Economia Laura Castelli ha evidenziato in che direzione si procederà per assicurare accurate verifiche.

"Incrementeremo di 100 unità il ruolo degli ispettori della Guardia di Finanza, al fine di potenziare le attività di monitoraggio e controllo legate all'attuazione del reddito di cittadinanza", ha spiegato l'esponente pentastellata. In questo modo, il Governo punta ad assicurarsi che vengano rispettate le disposizioni, contrastando ogni forma di abuso.

Questo per assicurarsi che il nuovo strumento di welfare possa effettivamente servire al reinserimento delle persone nel mondo del lavoro, "e non a lasciarle sul divano, come invece qualcuno ama raccontare".

Armiliato (CODS): portare avanti le istanze dedicate alle donne

"Il CODS non aspetterà serenamente la proroga al 31/12/19, come promesso dal sottosegretario Claudio Durigon né aspetterà quietamente che questo esecutivo decida di apportare i provvedimenti necessari a soddisfare i manifesti bisogni delle donne". Lo afferma la fondatrice Orietta Armiliato, evidenziando che "le donne sono in credito e questo credito prima o poi deve essere saldato". Per la fondatrice del Comitato non è possibile attendere ulteriormente facendo finta di nulla.

"È ora che le Donne siano poste al centro del dibattito politico e sociale, affinché siano adottate specifiche soluzioni. E perché ciò accada, è necessario agire e lavorare con costanza e determinazione, altro che aspettare serenamente che le promesse, speculative e prive di concretezza, siano mantenute", ha quindi concluso l'amministratrice del gruppo.