I pensionati che credevano di non essere stati toccati dall'ultima legge di Bilancio dovranno ricredersi. Sono arrivate le prime comunicazioni Inps: verranno effettuati tagli per il blocco delle rivalutazioni degli assegni in linea con l'adeguamento al costo della vita. Tale disposizione verrà applicata per le Pensioni superiori ai 1.500 euro mensili ed entrerà in essere nel mese di aprile. Quest'ultima avrebbe dovuto iniziare a gennaio, ma l'approvazione della legge, avvenuta il 30 dicembre 2018, ha fatto sì che le tempistiche slittassero. Tale taglio potrebbe fare risparmiare alle casse dello Stato ciirca 2,2 miliardi di euro.
Questa decisione ha suscitato molte polemiche nonché le proteste dei pensionati.
Adeguamento al costo della vita: assegni pensioni più bassi
In seguito a quanto contenuto nell'ultima legge di Bilancio si applicheranno dei tagli sugli assegni pensioni che superano i 1.500 euro lordi mensili. I tagli avrebbero dovuto entrare in essere all'inizio del 2019, ma a causa dellapprovazione della legge avvenuta tardivamente, verrà applicata solo dal mese di aprile. Il problema che sorge è il recupero degli importi accreditati in eccesso dell'Inps per i primi tre mesi del 2019. l'Inps ha, infatti, emesso assegni integri senza i tagli previsti dalla legge. É gia stata stabilita dall'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale la modalità con cui rientrare dei costi sostenuti.
In un'audizione alla Camera il direttore generale dell'Inps, Gabriella Di Michele, ha specificato che in seguito a calcoli effettuati si procederà nei prossimi mesi a recuperare quanto erogato in eccesso. Ciò verrà effettuato tramite apposite rate in modo tale da dilazionare l'importo in piu soluzioni. Non c'è solo il blocco dell'adeguamento al costo della vita, ma verrà applicato anche il taglio a trattamenti più alti: questa è un'altra misura introdotta dalle leggi di Bilancio.
Doppio taglio: adeguamento al costo della vita e riduzione pensioni più alte
Secondo quanto affermato da Gabriella Di Michele, direttore generale dell'Inps, non verrà solamente effettuato il blocco dell'adeguamento al costo della vita, ma anche un taglio ai trattamenti pensionistici più alti. Gli effetti di questo doppio taglio, imposti dal governo con l'ultima legge di Bilancio, andranno ad interessare chi percepisce una pensione superiore a 100.000 euro all'anno: i tagli saranno fra il 15% e il 40%, mentre chi riceve una pensione di 1.500 euro all'anno subirà un adeguamento del proprio assegno del 1,1%; tale adeguamento verrà ridotto fino a 60% per chi percepisce un assegno superiore 4.565 euro mensili.
Nei prossimi cinque anni i tagli saranno così disposti: un contributo del 15% per la parte che eccede tra i 100.000 e i 130.000 euro, del 25% per la parte che eccede tra i 130.000 e i 200.000, euro del 30% per la parte che eccede tra i 200.000 e i 350.000 euro, del 35% per la parte che eccede tra i 350.000 fino ai 500.000 euro e del 40% per la parte che eccede oltre i 500.000 euro.