Torna in auge l'argomento della tutela del 'Made in Italy', con il ministro dell'interno, Matteo Salvini, intenzionato più che mai a fare guerra a tutte quelle aziende che, pur mantenendo il proprio marchio italiano, spostano la loro produzione fuori dal territorio della nostra penisola. 'Vuoi il marchio italiano? Mantieni la produzione qui', si sostanzia in questa breve e concisa affermazione la proposta di legge che Salvini vorrebbe vedere approvata. Quest'ultimo, secondo quanto riferisce il quotidiano Il Mattino, vorrebbe dire stop alle delocalizzazioni selvagge, con le aziende italiane e i marchi storici che devono continuare a essere prodotti in Italia.

La proposta è già stata presentata il 26 febbraio a Montecitorio, ma quest'ultima era già stata annunciata intorno a novembre da parte del ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, che aveva detto che entro la fine dell'anno ci sarebbe stato qualcosa a riguardo.

La proposta di legge sul 'Made in Italy' di Salvini: chi vuole il marchio italiano deve produrre in Italia

In ogni caso, adesso se ne è tornati a parlare e Matteo Salvini ha espresso a chiare lettere quella che è la volontà del Governo giallo-verde: 'Vogliamo difendere con le unghie e con i denti, attraverso delle leggi di buon senso, tutte le aziende italiane e i marchi storici', spiegando che chi decide di produrre il cioccolato in Turchia - per fare un esempio - dovrà mettere sul suo prodotto 'Made in Turchia', così come chi decide di aprire aziende come la Pernigotti in Russia o in Cina, in ogni caso dovrebbe mantenere la sua produzione in Italia per poter conservare il proprio marchio.

Tuttavia Salvini ha spiegato che si tratterà di una battaglia che potrà essere portata avanti soltanto dopo il 26 maggio. Anche Luigi Di Maio, come già detto, rema dalla stessa parte e ha dichiarato il Made in Italy nel mondo è l'unica colonizzazione a cui bisogna ambire.

Luigi Di Maio sta dalla stessa parte di Salvini

All'interno della proposta di legge sarebbero presenti sei articoli, col primo obiettivo quello di definire i marchi storici.

Della gestione dovrebbe occuparsene il ministero guidato da Luigi Di Maio, che terrà l'elenco dei marchi che sono registrati in Italia da oltre cinquanta anni. Matteo Salvini, conclude il suo discorso spiegando che questa proposta di legge non è contro il libero mercato, perché chiunque volesse investire in Italia è il benvenuto. Ma se si vuole usare un determinato marchio italiano, allora la produzione si dovrà effettuare sul territorio italiano.