In quest’ultima parte del mese sono attesi alcuni scioperi in Italia. Il più significativo sarà lo stop del comparto aereo nella giornata di lunedì 25 marzo. Non mancheranno agitazioni sindacali anche nel mese successivo, dove tra le più importanti spiccherà lo sciopero generale proclamato da USB. La data da cerchiare in rosso sul calendario sarà quella di venerdì 12 aprile, quando tutte le categorie pubbliche e private incroceranno le braccia. L’Unione Sindacale di Base dice “No alla dettatura”. Al centro dell’attenzione troviamo austerity, obbligo del pareggio di bilancio e regionalismo differenziato.

Sarà una giornata di protesta su tutto il territorio nazionale contro il Governo.

Motivazioni dello sciopero generale di USB

Uno dei punti su cui verte questo sciopero generale riguarda le politiche di austerity dettate dall’Unione Europea e dalla Banca Centrale Europea ai Governi fatti di “diligenti scrivani” così viene riportato nella locandina. Ciò non porta altro che a licenziamenti, precarietà, sfruttamento e disuguaglianze sociali. USB è contro l’obbligo del pareggio di bilancio in Costituzione, dettato dall’UE. Ciò mette in crisi la Pubblica Amministrazione, nonché i servizi per i cittadini. Infine, c’è il regionalismo differenziato, che in questo caso viene dettato dai “padroni del Nord”.

Questi è una sola parte delle motivazioni che hanno spinto il sindacato a proclamare la protesta contro il Governo.

Con lo sciopero generale si vuole chiedere l’abrogazione della Legge Fornero, nonché la cancellazione del Jobs Act con il ripristino del vecchio Articolo 18. Inoltre, si chiede la nazionalizzazione di quelle imprese strategiche, nonché il loro rilancio, oltre ad un piano di edilizia pubblica per le case popolari.

Non finisce qui, perché l’agitazione sindacale di USB rivendica il rinnovo dei contratti pubblici e l’attuazione di un piano straordinario di assunzioni nella pubblica amministrazione. Per i lavoratori viene chiesto un reddito di base universale ed incondizionato. Oltre ad una paga minima per legge, c’è anche la richiesta di riformulazione dell’orario lavorativo a parità di salario.

Inoltre, viene chiesto di porre fine agli appalti e all’intermediazione della mano d’opera, con lavoratori reinternalizzati. Un occhio di riguardo anche per la tutela della saluta, nonché della sicurezza sul lavoro. Infine, si richiede di regolarizzare i migranti e di smetterla di attuare il ricatto permesso di soggiorno/contratto lavorativo.