Quota 100 si è dimostrato un vero successo per l'esecutivo giallo-verde viste le numerose istanze di prepensionamento presentate finora. Il costo ipotizzato per la misura era di circa 3,8 miliardi di euro per il primo anno di applicazione anche se, nonostante le numerose richieste di prepensionamento, il Governo potrebbe ottenere nuovi risparmi da utilizzare nei prossimi anni.

Si ipotizzano nuovi risparmi

Stando a quanto affermato dal quotidiano "Il Corriere della Sera", infatti, le risorse per finanziare Quota 100 messe a Bilancio per il 2019 ammontavano a circa 3,8 miliardi di euro mentre altri 5,6 miliardi erano i fondi stanziati per il cosiddetto reddito di cittadinanza fortemente sbandierato dal Movimento 5 Stelle per un totale di circa 9,4 miliardi di euro; una cifra che era apparsa sin da subito molto pesante per i conti pubblici ma, stando alle recenti stime, le risorse potrebbero essere superiori alle necessità.

"Stiamo vedendo dalle stime che sicuramente avanzerà qualche centinaio di milioni di euro dal reddito di cittadinanza", ha spiegato il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio aggiungendo che potrebbero essere utilizzate a favore delle famiglie con figli a carico.

Inoltre, potrebbero avanzare anche le risorse destinate al pensionamento anticipato a partire dai 62 anni di età anagrafica unitamente ai 38 anni di versamenti contributivi; fondi che potrebbero aiutare il Ministro dell'Economia e delle Finanze Giovanni Tria per il finanziamento di interventi successivi. Sempre secondo quanto afferma "Il Corriere della Sera", infatti, per il cosiddetto reddito di cittadinanza potrebbero essere utilizzati circa 7,1 miliardi di euro per il 2020 e 7,3 miliardi per il 2021.

Mentre a partire dal 2022 e la cifra si aggirerebbe ai 7,2 miliardi di euro.

Per Quota 100 accolte l'80% delle istanze

Cosa assai diversa per il meccanismo della Quota 100 per la quale è prevista una spesa pari a 7,8 miliardi per il 2020 che potrebbe salire fino a 8,3 miliardi per il 2021 mentre nel 2022 potrebbe toccare i 7,8 miliardi.

Tuttavia, si ipotizza un impegno minore di fondi rispetto alle cifra accantonate con la nuova Legge di Stabilità entrata in vigore lo scorso primo gennaio. Per il reddito di cittadinanza, infatti, sono state presentate circa 806 mila domande di cui 487.667 sono le istanze già accolte con una percentuale del 72% mentre un altro 2% costituiscono le istanze accantonate per la verifica dei requisiti.

Tuttavia, la spesa da impegnare si aggirerebbe sui 2,8 miliardi a fronte dei 5,6 miliardi messi a Bilancio. Anche per Quota 100 la tendenza sarà sempre meno del previsto considerando che per le Pensioni anticipate sono state accolte circa l'80% delle istanze, ovvero, 93 mila richieste su 117 mila domande presentate.