Secondo quanto riportato da il sito Ansa sembrerebbe che ci sia tensione tra i due vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Un nuovo botta e risposta c'è stato tra i due alleati di governo: le divergenze di opinioni sono sulle misure da adottare e su quelle già disposte. Si fa riferimento in particolare modo a quota 100. Non mancano opinioni sul reciproco operato e su come i due vicepremier impiegano la loro giornata lavorativa. Il Messaggero definisce "schiaffo all'alleato" il commento dei 5 Stelle su quota 100.

Il Movimento 5 Stelle prende le distanze da quota 100

Secondo quanto è possibile leggere sulle pagine de Il Messaggero, Il Movimento 5 Stelle avrebbe definito quota 100 una norma transitoria. Venerdì 5 aprile a Ivrea, Laura Castelli, vice ministro grillina all'economia, in riferimento a quota 100, ha asserito: "Probabilmente questa misura fa un po' paura. È una misura transitoria che era necessaria e ora vediamo gli effetti". Questa riforma del sistema previdenziale consente a chi ha almeno 62 anni di età e 38 anni di contribuzione effettiva di uscire dal mondo del lavoro. É stata introdotta in via sperimentale per il triennio 2019-2021. I due obiettivi che questa riforma vorrebbe raggiungere sono i seguenti: permettere ai lavoratori di poter accedere alla pensione (se possiedono i requisiti cardine della riforma) e garantire l'accesso al mondo del lavoro di giovani disoccupati o inoccupati su posti lasciati liberi da chi ha avuto accesso al prepensionamento.

Il rimarcare la transitorietà triennale di quota 100 da parte del Movimento 5 Stelle potrebbe accendere un nuovo dibattito con la Lega. Non a caso ci sono frequenti botta e risposta tra i due vicepremier. Secondo il gruppo pentastellato quota 100, fortemente voluta dal leader del Carroccio, Matteo Salvini, ha un costo molto elevato che grava sui contribuenti.

Quest'ultimi ne dovranno sopportare il peso ben oltre il 2021. Il costo di questo riforma è definito dai grillini "un inutile salasso". Secondo quanto riportato da Libero Quotidiano, la revisione pensata dai grillini su quota 100 è ben più radicale. Anzi, sembrerebbe che il gruppo pentastellato vorrebbe attuare un sostanziale stop alla misura per l'anno a venire.

Lo stesso Giovanni Tria, ministro dell'economia, a Bruxelles, durante le complicate trattative per l'approvazione della manovra, la definì "transitoria".

Matteo Salvini risponde al Movimento 5 stelle su quota 100

Il botta e risposta tra i due vicepremier non si ferma. Numerose sono le testate giornalistiche che riportano le dichiarazioni dell'esponente della Lega e dell'esponente del M5S. Non sempre i due si sono trovati d'accordo su come governare il paese, ma il tema sul quale sembra che ci siano maggiormente nodi da sciogliere è quota 100. Intervistato in merito alla riforma da lui fortemente voluta, Matteo Salvini si è così espresso: "Quota 100 è l'inizio di un percorso perché l'obiettivo e quota 41.

Io mi domando come si possa essere contrario al ricambio generazionale perché quota 100 nel suo obiettivo più importante apre spazi di lavoro stabile per i giovani quindi mi rifiuto di pensare che ci sia qualcuno contro giovani che iniziano a lavorare". Matteo Salvini e poi tornato sul recente attacco rivolto dal vicepremier grillino e ha commentato: "Da qui al 26 maggio parlerò solo di cose da fare e mi riprometto di non rispondere a nessuna polemica vera o presunta sui quotidiani. Io bado ai fatti e mi cucio la bocca".

Flat tax e rimborso ai risparmiatori truffati: si esprime anche il premier

Lo scambio di battute a distanza tra i due vicepremier non riguarda solo quota 100. Argomenti centrali del botta e risposta sono anche la flat tax e il rimborso ai risparmiatori truffati.

Salvini ha definito la flat tax una priorità presente nel programma di governo. Da mesi la Lega e il Movimento 5 Stelle ci stanno lavorando per valutarne i costi e i benefici. Salvini ha affermato che la Lega ha rispettato e ha approvato quanto disposto nel contratto sottoscritto con il M5S, anche se alcune decisioni di governo non rientrano nel loro dna. Il riferimento è al reddito di cittadinanza ed in merito a questa situazione la Lega desidererebbe, quindi, altrettanto rispetto.

Sul tema della flat tax non si fa attendere la replica di Luigi Di Maio che definisce alcune misure "ambiziose e costose" sottolineando che è stata la Lega a dire che il costo della flat tax è di 12 miliardi. Di Maio, infine, ribadisce la lealtà dei grillini al contratto e dice che chi ha dimostrato meno rispetto è stata la parte politica capitanata dal leader del Carroccio.

In merito al rimborso per i risparmiatori truffati, Salvini ha ribadito che si è aspettato anche troppo per porre rimedio a questa situazione. Il Ministro dell'Interno afferma di incontrarli ed ascoltarli ogni settimana e di conoscere le difficoltà economiche che queste famiglie sostengono per pagare il mutuo, i costi dell'azienda e le tasse sui capannoni. Salvini asserisce: "I soldi ci sono abbiamo messo un miliardo e mezzo, quindi spendiamolo". Sulla flat tax è intervenuto anche il premier Giuseppe Conte: "Il governo inserirà la flat tax nel Documento di economia e finanza come chiede Matteo Salvini? Una riunione sul Def ci sarà lunedì e martedì il Def sarà in Consiglio dei ministri. Tutte le questioni, quindi, saranno esaminate serenamente e tranquillamente con calma lunedì per poi deliberare martedì".

Solo alla fine di marzo Salvini si era incontrato in Toscana con il premier Giuseppe Conte per provare a mettere fine a una settimana di tensioni liti e forti distanze. Proprio sui social il Presidente del Consiglio aveva scritto un messaggio, presumibilmente rivolto ai due vicepremier, nel quale invitava al rispetto delle idee dell'altro e a non perdere mai di vista la ragione per la quale tutti loro si trovano al governo, ovvero gli interessi degli italiani.