Ancora pochi giorni per i dipendenti della Pubblica Amministrazione per presentare la domanda di uscita con la pensione anticipata a quota 100 con decorrenza della pensione entro la fine del 2019. La scadenza è fissata, infatti, entro la fine di giugno: oltre questo termine, i dipendenti statali che volessero andare in pensione con la quota 100 dovranno attendere il 2020. La scadenza di fine giugno riguarda la presentazione della domanda di collocamento a riposo che i lavoratori del pubblico impiego dovranno presentare alla propria amministrazione con un preavviso di sei mesi dalla decorrenza della pensione vera e propria.

Proprio la norma che prevede il preavviso prima della decorrenza della pensione a quota 100 è stata pensata per evitare che nella Pubblica amministrazione potessero verificarsi situazioni di carenza di servizio, come successo, in ogni modo, in alcuni settori delle strutture statali come quelli della sanità (con la carenza cronica soprattutto di infermieri) e di altri enti locali.

Uscita pensione anticipata con quota 100: il termine di domanda preavviso entro fine giugno

In ogni modo, il preavviso dei sei mesi, che determina per i dipendenti statali che vogliano andare in pensione anticipata con quota 100 entro la fine del 2019 la scadenza di fine giugno, corrisponde al tempo intercorrente tra la maturazione dei requisiti di uscita con l'effettivo ottenimento del trattamento pensionistico.

Si tratta, pertanto, della cosiddetta "finestra mobile", periodo nel quale i dipendenti statali possono anche scegliere di non continuare a lavorare e di attendere l'effettiva andata in pensione. Rispetto al settore pubblico, i lavoratori del privato osservano una periodo inferiore, ovvero di tre mesi. Tuttavia, a differenza dei lavoratori del settore privato, i dipendenti del pubblico impiego possono accedere alle Pensioni a quota 100 in qualsiasi giorno del mese e non necessariamente il primo.

Scadenza domanda di uscita con pensioni a quota 100: requisiti e presentazione domanda

Per citare un caso concreto, un dipendente della Pubblica amministrazione che maturi i requisiti di uscita con pensione anticipata a quota 100 il 20 giugno (ovvero entro quella data abbia compiuto almeno 62 anni di età ed abbia effettuato versamenti contributivi per non meno di 38 anni), potrà lasciare il servizio effettivamente e andare in pensione a partire dal 20 dicembre 2019, avendo però correttamente presentato preavviso alla propria amministrazione.

Finora, i dipendenti della Pubblica amministrazione che hanno presentato domanda di uscita con la pensione a quota 100 sono circa 50 mila, un terzo del totale dei prepensionamenti del 2019 con questa misura. Il numero delle domande, informa Il Messaggero, è in calo rispetto ai primi mesi del 2019 ma questo fenomeno è conseguente al fatto che nella prima tornata di presentazione delle domande vi fossero moltissimi lavoratori (statali e privati) che avevano maturato i requisiti già nel 2018 ed erano in attesa dell'entrata in vigore del decreto legge che ha istituito la pensione a quota 100.