Più Pensioni anticipate con Quota 100 e più posti di lavoro. Sembra funzionare alla perfezione, soprattutto nella Pubblica amministrazione ma anche nel settore privato, il meccanismo messo in piedi dal governo gialloverde guidato dal premier Giuseppe Conte per dare agli italiani, ancora “bastonati” dalla tanto contestata legge Fornero, le prime risposte in termini di maggiore flessibilità in uscita dal lavoro verso nuove modalità di accesso alla pensione anticipata. Così, almeno, è convinto il presidente dell’Inps Pasquale Tridico, il teorico del reddito di cittadinanza tanto caro al Movimento 5 stelle, l’uomo che ha preso il posto occupato per diversi anni dall’economista bocconiano Tito Boeri che invece ultimamente sembrava meno ottimista rispetto alle misure messe in campo dall’esecutivo.

Pensioni, presidente Inps: 'La sostituzione sta avvenendo'

"Mi sembra che – ha detto il presidente dell’Inps - la sostituzione 1 a 1 sia possibile, stia avvenendo. Penso di sì", ha sottolineato parlando della relazione fra pensioni anticipate con Quota 100 e nuove assunzioni ai microfoni di SkyTg24 Economia. "La sostituzione nel pubblico – ha specificato Tridico - sta avvenendo”. E a quanto apre anche nel privato si stanno creando nuovi posti di lavoro grazie ai prepensionamenti a 62 anni con 38 anni di contributi. “Il tasso di occupazione cresce – ha spiegato il presidente dell’Istituto nazionale per la previdenza sociale -e dimostra che quella sostituzione sta avvenendo. Tutto sta andando secondo i piani del governo M5s-Lega, almeno secondo le dichiarazioni del massimo rappresentante dell’Inps che nei giorni scorsi ha presentato la relazione annuale alla Camera dei Deputati.

Quota 100 e reddito di cittadinanza, meno domande rispetto alle previsioni

Per quanto riguarda la Quota 100, una delle due misure simbolo del governo gialloverde insieme al reddito di cittadinanza, Tridico ha parlato di un numero di richieste sotto le previsioni. Alla fine del 2019 andranno in pensione con Quota 100 circa 200mila lavoratori, contro i 300mila lavoratori inizialmente previsti.

Quindi ci saranno dei risparmi rispetto alle risorse stanziate nella manovra per il 2019, così come per il reddito di cittadinanza “che già arriva – ha spiegato Tridico - a 2milioni di persone” a soli tre mesi di operatività. In generale, secondo quanto emerge dalla relazione del presidente dell’Inps, il sistema previdenziale è "solido" e l’Istituto è pronto a farsi carico delle novità come il reddito e le pensioni di cittadinanza. Così Tridico, illustrando il rapporto annuale dell’Inps a Montecitorio, ha rassicurato i parlamentari sulle condizioni di buona salute dell’Inps che ha in carico 15,5 milioni di pensionati.