Dall'Inps emergono alcune interessanti anticipazioni rispetto ai dati delle richieste di uscita tramite la quota 100 effettuate dai lavoratori della pubblica amministrazione. Le nuove statistiche confermano i trend già ipotizzati nelle scorse settimane, con un elevato numero di richieste per il mese di agosto riconducibili al settore della sanità ed a quello di enti dalle dimensioni contenute.

Pensioni Q100: i primi dettagli rispetto alle richieste inoltrate nella pubblica amministrazione

Entrando nel dettaglio dei dati specifici anticipati dalle agenzie di stampa nelle ultime ore si scopre che l'80% delle richieste di prepensionamento riferibili al mese di agosto in arrivo dai lavoratori pubblici riguarda il settore degli enti locali e della sanità.

In particolare, oltre il 55% delle domande sarebbe connesso a lavoratori impiegati in Comuni, Province o Regioni. A seguire in seconda posizione troviamo invece il settore sanitario che si attesta a quasi il 23% delle richieste, occupando quindi anch'essa una quota importante sul totale complessivo delle domande inoltrate. In questo caso, le richieste di pensionamento tramite quota 100 riguardano in particolare il personale paramedico, gli impiegati amministrativi ed i tecnici. Le pratiche rimanenti sono inerenti il personale civile dei ministeri e quello riconducibile all'agenzia delle entrate o alle altre agenzie fiscali. Infine, una piccola quota è connessa a personale impiegato in università, accademie o centri di ricerca.

A settembre cresce l'attesa per il comparto della scuola

A caratterizzare nelle prossime settimane il fenomeno delle Pensioni anticipate tramite la quota 100 nel pubblico impiego vi sarà poi la peculiare situazione della scuola. Il Miur ha infatti previsto che le uscite dal lavoro debbano procedere coerentemente con lo sviluppo del calendario scolastico, un fatto che darà il via libera a moltissime uscite proprio a partire dal mese di settembre.

Sulla questione vi è molta attesa anche per le notizie circolate rispetto alla lavorazione delle pratiche ad agosto ed all'eventuale correzione di errori o di altri problemi. La preoccupazione è che la liquidazione delle domande problematiche possa avvenire in ritardo o riscontrare dei blocchi, considerati anche i maggiori carichi di lavoro sia da parte dello stesso istituto di previdenza pubblico che delle altre amministrazioni che devono comunicare all'Inps i dati corretti sulla storia contributiva dei lavoratori. La questione dei pensionamenti anticipati nella scuola resterà quindi sotto i riflettori anche nel corso delle settimane a venire.