Il dibattito sulla rigidità della legge Fornero torna a riaccendersi dopo la proposta in arrivo dall'Inps per l'Istituzione di un nuovo fondo di previdenza complementare pubblico, da affiancarsi a quelli privati già in essere. Una proposta che ha fatto emergere le critiche della Lega, ma anche la perplessità dei sindacati Quest'ultimi tornano a chiedere un ripensamento generale sulle regole di accesso alla pensione e sull'avvio di nuove garanzie in favore dei giovani lavoratori che vivono carriere precarie e discontinue.

Durigon (Lega) contro l'ipotesi del fondo complementare controllato dall'Inps

Dalla Lega si esprime una forte contrarietà in merito alla possibilità che l'Inps costituisca un fondo di previdenza integrativa in affiancamento a quelli già esistenti. Ad esprimere sorpresa è stato l'On. Claudio Durigon, spiegando che la proposta in arrivo dal Presidente Pasquale Tridico rischia di creare "una concorrenza sleale nei confronti dei fondi negoziali". Per l'esponente leghista si tratta quindi di "una strada già percorsa con risultati pessimi", visto che "è stato infatti da poco abolito FondInps proprio perché poco efficiente, come attestato dalla Covip. L'Inps ha già molte competenze da seguire". Piuttosto, il parlamentare suggerisce all'economista di "aprire un tavolo sulla previdenza complementare, troppo trascurata in questi anni e addirittura vessata dalla sinistra al governo".

Il riferimento va all'imposta sui rendimenti innalzata al 20%, con un peso fiscale quasi paragonabile a quello dei fondi speculativi.

Landini (Cgil): per i giovani no ai fondi previdenziali, serve una riforma della Fornero

Anche dai sindacati emerge perplessità sulla possibilità di risolvere il problema previdenziale dei giovani lavoratori esclusivamente facendo ricorso alle Pensioni integrative.

A ribadirlo è il Segretario generale della Cgil Maurizio Landini, affermando che "per dare una pensione di garanzia ai giovani non si passa attraverso i fondi complementari". Piuttosto, serve "riformare la legge Fornero in modo serio" ha evidenziato il sindacalista, facendo riferimento alla necessità di costituire "una pensione di garanzia".

In questo senso, Landini ha ricordato che da tempo le parti sociali chiedono di "riaprire una discussione sull'insieme delle pensioni, perché accanto alla pensione di garanzia per i giovani c'è il problema dei contributi per le donne, dei lavori gravosi, di separare assistenza e previdenza". In conclusione, per la Cgil la soluzione deve passare attraverso un ripensamento complessivo di tutto l'impianto previdenziale e non tramite delle soluzioni ad hoc.