Continua il confronto sul tavolo dei due partiti di Governo, il M5S e il Partito democratico sulla riforma delle Pensioni anticipate, più dettagliatamente sull'ipotesi di rimodulazione o di riforma della quota 100. Nei giorni scorsi si sono fatte varie ipotesi sul futuro del meccanismo della quota introdotto a gennaio scorso dalla legge di Bilancio 2019 e voluto fortemente dalla Lega di Matteo Salvini. Dopo la pubblicazione delle proiezioni dell'Ocse della scorsa settimana, secondo le quali nel 2050 avremo più pensionati che lavoratori, si fa strada l'ipotesi che la riforma delle pensioni di Elsa Fornero non solo non dovrebbe essere superata, ma dovrebbe continuare ad essere il meccanismo che assicuri che i contribuenti restino il maggior numero di anni sul posto di lavoro.
E' la stessa Europa che invita gli Stati ad allungare l'età lavorativa e Macron, in Francia, punta a congelare l'età di uscita e a richiedere un maggior numero di anni di contributi. Nel dibattito si inserisce la proposta della Cgil di pensioni flessibili e con un minimo di età di uscita e di assegno mensile.
Riforma pensioni anticipate: ultime notizie di oggi su rimodulazione quota 100
Infatti, proprio in tema di riforma delle pensioni anticipate e di rimodulazione della quota 100, Maurizio Landini, Segretario generale della Cgil, è intervenuto per chiedere che il programma di Governo affronti il problema della revisione riforma Fornero, lanciando la proposta di pensioni più flessibili. Da Corso Italia si richiede che i lavoratori possano andare in pensione, tutti, a partire dai 62 anni, a prescindere dal numero di anni di contributi che si sono versati.
La flessibilità sarebbe garantite da delle soglie: l'assegno di pensione sarebbe calcolato proprio in base ai contributi, ma con pensioni di non meno di mille euro al mese. Una siffatta riforma assicurerebbe regole e vantaggi validi per tutti: le uscite anticipate a quota 100, infatti, secondo il sindacato non assicurano interventi a favore dei lavoratori precoci (che, tra l'altro, attendono la quota 41 per tutti dal 2022), delle donne, dei contribuenti impiegati in mansioni usuranti o gravose.
Pensione anticipata: ipotesi Cgil uscita flessibile a 62 anni come misura di revisione di quota 100
Dunque, il dibattito per la Cgil di Maurizio Landini è su quanto le pensioni anticipate a quota 100 rappresentino un provvedimento in grado di accontentare tutti senza discriminazioni. L'idea di riforma delle pensioni va, pertanto, nella direzione della flessibilità in uscita, concetto già ribadito da Alberto Brambilla, uno dei primi ideatori della quota 100: rimodulare la misura assicurando pensioni flessibili dai 64 ai 70 anni, con assegni calcolati sul numero di anni di contributi al momento dell'uscita.
In altre parole, i contribuenti che si sentino in condizioni di continuare a lavorare dovrebbero poterlo fare in vista di un assegno di pensione futuro più alto. Ad oggi, le ipotesi che si fanno maggiormente sui tavoli del Governo vanno però nella direzione non di una riforma delle pensioni a quota 100, ma di una revisione, con la possibilità di tagliare di un anno, dal 2021 al 2020, il termine della sperimentazione e di alzare l'età minima di uscita con quota 100 proprio a 64 anni.