La riforma delle Pensioni ancora tra i temi in primo piano nell'agenda politica e sindacale in vista della discussione sulla nuova legge di Bilancio. Esponenti autorevoli del Partito democratico e del Movimento 5 stelle, come i parlamentari Pier Carlo Padoan e Laura Castelli, rispettivamente ex ministro ed ex sottosegretario all'Economia, hanno lasciato intendere chiaramente, con alcune loro dichiarazioni, che si sta già discutendo nella nuova maggioranza giallorossa di modifiche alla Quota 100 e, a quanto pare, anche al reddito di cittadinanza, le due misure simbolo del precedente governo gialloverde.
Pensioni, i dati dell’Inps sulla Quota 100: chiesta da 175.995 lavoratori
A tornare oggi sulla questione previdenziale, mentre l’Inps diffonde i nuovi dati aggiornati sulle pensioni anticipate a 62 anni con 38 anni di contributi, è il leader della Lega Matteo Salvini, che continua a difendere a spada tratta la Quota 100 già richiesta da 175.995 lavoratori, secondo i dati diffusi dall’Inps. "Se i signori là dentro proveranno a cambiare Quota 100 e tornare alla legge Fornero – ha detto oggi dal palco della manifestazione contro il governo giallorosso davanti a Montecitorio - non li lasceremo uscire da quel Palazzo”. Un’opposizione dura quella ribadita oggi a Roma dall’ex ministro dell’Interno che ha aperto la crisi in pieno agosto e che è rimasto fuori dal governo sperando si vada al più presto alle elezioni.
Intanto difende l’operato del precedente governo gialloverde e dice: Quota 100 non si tocca, misura che in questi mesi è stato il cavallo di battaglia, insieme alla linea dura sull’immigrazione, del leader del Carroccio.
Pensioni, Salvini al governo giallorosso: non si torni indietro su Quota 100
“Nel Palazzo ci staranno – ha aggiunto l’ex vicepremier - giorno e notte, Natale e ferragosto".
A pensarla grosso modo come Salvini anche il sindacato Uil. "Il nuovo governo – ha detto Domenico Proietti, segretario confederale della Uil - deve continuare a cambiare la legge Fornero sulle pensioni". Quindi, secondo il rappresentante dell’organizzazione sindacale, proseguire nel percorso che porterà a nuove misure capaci di favorire una maggiore flessibilità in uscita dal mondo del lavoro verso nuove forme di pensione anticipata.
"Dopo l’Ape sociale e la Quota 100 che vanno confermate – ha aggiunto il segretario confederale della Uil – è necessario garantire una flessibilità per tutti i lavoratori – ha sottolineato - tra i 62 e i 63 anni". Queste alcune delle ultime dichiarazioni politiche e sindacali che alimentano il dibattito sulla riforma delle pensioni in vista del varo della legge di Bilancio 2020. Dopo le novità introdotte con la precedente manovra – dalla Quota 100 alle pensioni di cittadinanza – tante le aspettative alimentate in questi mesi sulla Quota 41 per i lavoratori precoci e la proroga del regime sperimentale di Opzione donna, misure che al momento sembrano scomparse dalla discussione politica che torna a focalizzarsi sulla Quota 100 e su possibili modifiche.