C’è chi le critica e chiede l’abolizione delle Pensioni anticipate con Quota 100, ma anche chi invece chiede di andare avanti con la sperimentazione avviata diversi mesi fa e di smetterla di continuare ad attaccare una delle misure simbolo del precedente governo che ha già consentito e a circa 180mila persone di uscire dal lavoro con largo anticipo rispetto a quanto previsto dalla legge Fornero tuttora in vigore.
Continua quindi a surriscaldarsi il dibattito politico, economico e sindacale in vista dell’esame della legge di Bilancio 2020 in Parlamento.
Legge di Bilancio 2020, attesa la riconferma della Quota 100
“E’ ora di finire – ha detto il segretario confederale della Cisl Ignazio Ganga - l'offensiva su Quota 100”.
L’offensiva contro le pensioni anticipate a 62 anni con 38 anni di contributi è sostanzialmente quella lanciata ormai da diversi giorni dal leader di Italia Viva Matteo Renzi che dopo giorni di critiche a raffica ieri ha annunciato la presentazione di une emendamento alla legge di Bilancio 2020 durante l’esame nelle aule parlamentari. Secondo la Cisl la misura “deve essere mantenuta così come è senza modifiche”.
Più che di modifiche, in questi giorni i renziani di Italia Viva hanno parlato di abolizione della Quota 100 spiegando invece di puntare sull’Anticipo pensionistico sociale già in corso di sperimentazione.
Renzi chiede l’abolizione della Quota 100, la Cisl la difende
“Non si possono cambiare le regole pensionistiche - afferma Ignazio Ganga - ogni sei mesi rischiando di produrre altri esodati”, ha evidenziato il dirigente sindacale rievocando uno dei problemi più gravi provocati dalla legge Fornero varata nel 2011 dal Governo Monti sostenuto in Parlamento da una maggioranza di larghe intese che andava dal Partito democratico a Forza Italia.
“E' indecente – ha detto il segretario confederale della Cisl parlando delle richieste di modifica della Quota 100 - che si giochi in questo modo sulla pelle delle persone, alimentando – ha sottolineato - incertezza e sfiducia".
Ad assicurare ieri, ancora una volta, sul proseguimento della sperimentazione di Quota 100 per tre anni è stato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha sgomberato il campo da ogni possibile equivoco, dopo l’annuncio della presentazione dell’emendamento da parte del gruppo parlamentare di Italia Viva, tra i gruppi che compongono la maggioranza di governo.
Sulle divisioni nella maggioranza non mancano le critiche dell’opposizione.
"La maggioranza - ha dichiarato Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato - litiga già su Quota 100. Renzi la vuol cancellare – ha aggiunto - ma Conte la considera un pilastro della manovra”.