Il tema delle Pensioni continua ad animare il dibattito politico mentre si avvicina sempre di più il varo della legge di Bilancio 2020. Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, ancora una volta, per sgomberare il campo da equivoci e polemiche, ribadisce: "Quota 100 non si tocca”. Al momento, dunque, non sono previste modifiche alla pensione anticipata a 62 anni con 38 anni di contributi introdotta dal precedente governo gialloverde. Eppure, proprio subito dopo l’insediamento al ministero del Lavoro era stata proprio lei a parlare di possibili miglioramenti sia della Quota 100 sia del reddito di cittadinanza.

Pensioni, ministro del Lavoro rassicura su Quota 100: ‘Non ci saranno modifiche’

“E' una misura sperimentale – ha ricordato oggi il ministro pentastellato - che scade nel 2021 e come tale – ha sottolineato - va portata a termine senza fare modifiche”. A parte Quota 100 l’esecutivo intende intervenire su altri aspetti del sistema previdenziale e a tal proposito riprenderà il confronto con le organizzazioni sindacali, secondo quanto annuncia la Catalfo. “Con i sindacati – ha detto - mi sono impegnata espressamente ad avviare subito un confronto su come rendere il nostro sistema pensionistico più equo”. In questi giorni a sollecitare il confronto, dopo una prima riunione nelle scorse settimane con il premier Giuseppe Conte sulla legge di Bilancio 2020, sono stati i leader di Cgil, Cisl e Uil, rispettivamente Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.

Riforma delle pensioni, la Catalfo assicura: ‘Faremo il confronto con i sindacati’

Da parte dell’esecutivo sembra esserci la massima disponibilità al dialogo con le parti sociali. “Lo faremo e proprio per questo – ha assicurato l’esponente del governo giallorosso a proposito del confronto sulla riforma delle pensioni- le cose restano come stanno".

Tra le misure che il governo intende inserire nella manovra anche la proroga del regime sperimentale di Opzione donna, come ha assicurato il presidente del Consiglio. Le nuove rassicurazioni del ministro Catalfo su Quota100, però, si sono rese necessario dopo che stava prendendo quota l’ipotesi di allungare di tre mesi le finestre di uscita anticipata dal lavoro per ottenere un risparmio di circa 500milioni di euro.

Ipotesi che il ministro del Lavoro si è affrettata a smentire. C’è però anche chi chiede l’abrogazione della Quota 100 ed è il nuovo movimento politico fondato da Matteo Renzi dopo la scissione del Partito democratico. "Italia Viva – ha detto il deputato Luigi Marattin - chiede abolizione totale e immediata di Quota 100”.