Prosegue l'accesa dialettica tra governo e sindacati in merito al testo della nuova legge di bilancio 2020 ed all'accoglimento delle rivendicazioni avviate dalla piattaforma sindacale sul nodo delle pensioni e sugli altri punti considerati come fondamentali. Sul punto, finora, il confronto avvenuto attraverso diversi tavoli non sembra aver dato i risultati sperati, anche se le parti continuano a dialogare alla ricerca di una soluzione condivisa.
Di Maio parla della legge di bilancio 2020 e promette un intervento
Sulla delicata questione di un intervento in favore di Pensioni e stipendi nella prossima Manovra arriva una nuova presa di posizione da parte del governo giallo-rosso ed in particolare del Ministro Luigi Di Maio.
Durante la registrazione di una puntata televisiva della trasmissione Porta a Porta, il leader del M5S ha infatti dichiarato che "sicuramente ci sarà una rivalutazione in positivo delle pensioni e i lavoratori cominceranno a vedere un netto più bello sulla busta paga con il taglio del cuneo fiscale". In particolare, l'esponente pentastellato ha promesso "qualcosa in più", dando quindi segno di andare incontro alle richieste avanzate dai sindacati al riguardo. Non emergono però al momento dettagli su come funzioneranno in modo specifico le nuove rivalutazioni. Ulteriori aggiornamenti dovrebbero però arrivare nel breve termine. Infatti, nella giornata di ieri Di Maio ha annunciato anche un nuovo evento di coalizione atteso per oggi in Umbria, "con tutti i rappresentanti di questa coalizione di governo, per spiegare la manovra".
L'obiettivo è di "spiegare ai cittadini che questa Finanziaria mantiene le promesse: non aumenta l'Iva, abolisce il Superticket della sanità, istituisce un assegno unico per le famiglie che fanno figli e abbasserà da luglio il cuneo fiscale".
Cgil, Cisl e Uil chiedono un intervento al Presidente del Consiglio
Nelle stesse ore le parti sociali sono tornate a chiedere all'esecutivo un cambio di rotta, dimostrando la propria delusione per il mancato accoglimento delle proprie rivendicazioni all'interno della nuova legge di bilancio.
Per cercare di richiamare l'attenzione del governo rispetto alla questione, i Segretari Generali delle sigle che formano la piattaforma sindacale (Cgil, Cisl e Uil) hanno inviato una lettera al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, chiedendo quindi di dare seguito ad un nuovo incontro. In particolare, all'interno della lettera si chiede di "definire i tempi e le modalità con cui entrare nel merito delle tematiche che comunemente si erano individuate, alla presenza anche del ministro dell'Economia e delle Finanze e del ministro del Lavoro, sia in relazione alla legge di stabilità che sarà discussa in Parlamento, sia al programma di legislatura, sia a quanto contenuto nella nostra Piattaforma".
Non manca un esplicito riferimento di Landini, Furlan e Barbagallo alle tematiche e richieste chiave ancora in attesa di una risposta. In particolare le parti sociali vogliono conoscere quale sarà il programma del governo giallo-rosso per il prossimo triennio. Oltre alla già citata riforma del sistema previdenziale, si ricorda infatti la necessità di ripensare il sistema di rivalutazione degli assegni. Serve poi riformare la fiscalità, rilanciare la previdenza integrativa e avviare delle politiche pensate a tutelare la non autosufficienza. Infine, si sottolinea il richiamo alla necessità di avviare nuove politiche industriali e di investimento, oltre al rilancio del mezzogiorno e al rinnovo dei contratti nazionali.