In quali casi può convenire riscattare la laurea per andare in pensione prima, eventualmente scegliendo i canali della pensione anticipata, della quota 100 o dell'opzione donna? Dal 22 gennaio, giorno in cui è stata pubblicata la circolare dell'Inps numero 6 del 2020, il costo agevolato del riscatto laurea previsto dal Decreto legge numero 6 del 2019 (che ha istituito le Pensioni a quota 100) è stato allargato anche a chi abbia portato avanti gli studi universitari negli anni precedenti al 1996. Si pagano 5.260 euro per ogni anno di laurea che si voglia riscattare: quale sarà la convenienza a sostenere l'esborso economico per i quattro o cinque anni di laurea in vista di un futuro o immediato ritorno in termini di uscita anticipata da lavoro per andare in pensione?

Pensioni anticipate con riscatto laurea: ultime novità di oggi su uscita anticipata, quota 100 e opzione donna

In linea di massima, il riscatto della laurea può essere utile per andare in pensione anticipata ordinaria (maturabile con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e a 41 anni e 10 mesi per le donne), per le uscite a quota 100 (con almeno 38 anni di contributi all'età minima di 62 anni) e per l'opzione donna che di anni di contributi ne richiede almeno 35. Per chi punti ad andare in pensione con la vecchiaia a 67 anni, il riscatto della laurea non comporta vantaggi specifici trattandosi di un canale che prevede già un numero di anni di contributi limitato (20 anni) da maturare.

In ogni modo, il riscatto della laurea agevolato (a 5.260 euro per ogni anno da riscattare) comporta, per chi ha degli anni di studio precedenti al 1996, la rinuncia ai vantaggi del calcolo della pensione con il meccanismo misto o ex retributivo al quale si avrebbe diritto, per rientrare nel meno vantaggioso (in termini di calcolo della futura pensione) meccanismo contributivo puro.

Questa soluzione, sulla quale è utile ponderare il vantaggio del costo agevolato del riscatto laurea con il calcolo dell'assegno pensionistico, è praticabile per chi abbia almeno 15 anni di contributi prima del 1996 e cinque dopo questa data. In tal modo, il lavoratore che voglia riscattare la laurea a costo ridotto rinuncia al calcolo misto della pensione e diventa contributivo puro: la sua pensione sarà calcolata in base al numero degli anni di contributi vantati al momento della pensione.

Pensioni anticipate: quale vantaggio si ha a riscattare la laurea per uscita con quota 100

Tuttavia, più nello specifico, il riscatto della laurea può avere il vantaggio di accorciare gli anni di contributi per le pensioni anticipate e, soprattutto, per la quota 100 e l'opzione donna. Infatti, in merito alla quota 100, chi compia 62 anni di età entro il 2021 ed abbia necessità di anni di contributi per arrivare al minimo di 38, può riscattare gli anni di studio per agganciare questo canale di uscita prima del termine della sperimentazione. Il riscatto della laurea può portare benefici anche per le pensioni che verranno calcolate vantaggiosamente con il metodo contributivo. In tal senso, infatti, le pensioni di lavoratori che abbiano percepito delle retribuzioni molto alte continuativamente, possono beneficiare del passaggio al contributivo puro soprattutto in considerazione del fatto che su queste ultime non viene applicato il taglio delle pensioni d'oro.

Pensione anticipata: conviene riscattare anni studio per uscita con opzione donna

Il riscatto può convenire anche per le pensioni anticipate conseguite con l'opzione donna: la lavoratrice, in questo caso, dovrebbe "convertirsi" al metodo contributivo per aggiungere anni di contributi e arrivare al minimo di 35. L'operazione, tuttavia, è praticabile e conveniente perché le lavoratrici che adottano questa misura per andare in pensione devono in ogni caso accettare il ricalcolo contributivo per l'entità della propria pensione futura. Dunque, così facendo, possono pagare il riscatto della laurea con il meno costoso metodo contributivo che comunque sarà necessario per stabilire quale sarà il futuro assegno mensile.