Due scioperi indetti dai sindacati nella Scuola a favore del personale docente precario e personale Ata sono previsti per venerdì 14 febbraio e per martedì 17 marzo 2020. L'ultimo deciso in ordine di tempo è quello di marzo, annunciato dai sindacati Flc Cgil, Uil e Cisl Scuola, Gilda e Snals a favore di tutto il personale precario della scuola mediante il quale le sigle annunciano l'inizio della mobilitazione. Si va, pertanto, verso il coinvolgimento di tutto il personale della scuola, dai docenti ai dipendenti amministrativi, tecnici ed ausiliari (Ata).
Inoltre, è prevista per venerdì 14 febbraio la mobilitazione dei sindacati di base per la stabilizzazione di chi lavori nella scuola già da 36 mesi, soglia per la quale è stato già indetto un concorso straordinario da 24 mila posti il cui relativo bando, come annunciato dal Ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina, è previsto in uscita proprio per febbraio.
Sciopero scuola martedì 17 marzo 2020: sindacati contro procedure bando concorso precari
In merito allo sciopero nella scuola indetto per il 17 marzo prossimo i sindacati uniti sono intervenuti per segnalare l'inizio della mobilitazione. "Mancano le motivazioni per le quali precedentemente è stata sospesa la mobilitazione - hanno spiegato i segretari delle organizzazioni sindacali - La trattativa con il Miur dei giorni precedenti ha dimostrato al negoziato dell'amministrazione, la quale ha respinto varie proposte portate avanti dai sindacati sui provvedimenti riguardanti i concorsi stessi.
La precarietà nella scuola - concludono i segretari - deve essere superata grazie ad una maggiore attenzione verso le migliaia di lavoratori che sono in attesa di risposte concrete e ad un negoziato corretto". Più nel dettaglio, la rottura tra le sigle maggiormente rappresentative della scuola e il Ministero dell'Istruzione non è avvenuto solo in merito al numero degli 80 quesiti che verranno predisposti per la prova alla quale saranno sottoposti gli insegnanti precari per partecipare al concorso straordinario per i 24 mila posti.
Infatti, oltre alla situazione dei docenti che già lavorano nella scuola da almeno tre anni, preme ai sindacati il rinnovo del contratto nella scuola per il triennio 2019-2021, i trasferimenti degli insegnanti e la predisposizione di un meccanismo strutturale che permetta agli aspiranti docenti di poter ottenere l'abilitazione all'insegnamento.
Scuola, sciopero venerdì 14 febbraio 2020: mobilitazione docenti e Ata contro il precariato
Più imminente è lo sciopero nella scuola indetto per venerdì 14 febbraio dai sindacati di base Cub Sur, Adl Cobas, Sgb e Usi per la immissione in ruolo di chi lavora nella scuola già da almeno tre anni. La data dello sciopero viene a cadere proprio nelle settimane in cui è stato annunciata, dal Ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina, l'uscita di tre bandi di concorso, uno dei quali riguardante proprio i docenti precari. Faranno parte della maratone concorsuale del 2020 nella scuola anche il bando ordinario per i neolaureati e a quello riguardante i professori di religione che necessita di un accordo preventivo con la Cei.
Scioperi scuola febbraio e marzo: richieste sindacati su bandi concorsi non accettate dal Miur
In merito allo sciopero nella scuola indetto per il 17 marzo, si legge sul sito della Flc Cgil che il Ministero dell'Istruzione ha tenuto conto solo di alcune richieste presentate dalle sigle sindacali. Nel dettaglio, i sindacati chiedevano non l'eliminazione dei quesiti del concorso dei precari con 36 mesi di servizio nella scuola, ma di diminuirne il numero e di incrementare il tempo a disposizione per le risposte. Sulla prova preselettiva del concorso ordinario le richieste dei sindacati sono state accolte solo in misura parziale. Il Miur, invece, ha rigettato le richieste relative alla possibilità di rendere pubblica la banca dati dei quesiti, all'eventuale facoltà per gli insegnanti non dotati di specializzazione che abbiano svolto il periodo di precariato nel sostegno di potersi candidare per la classe di concorso sulla quale abbiano conseguito il titolo di accesso e la possibilità di valorizzazione il servizio.