C'è preoccupazione e incertezza nel periodo di emergenza sanitaria per i lavoratori prossimi alla pensione per la presentazione della domanda di uscita anticipata con quota 100 entro il termine del 31 dicembre 2020, secondo anno di sperimentazione della misura che consente il prepensionamento dai 62 anni di età. In un quesito di un futuro pensionato che chiede lumi sul da farsi per andare in pensione entro la fine dell'anno, gli esperti di Pensioni de 'Il Sole 24 Ore' hanno fornito illustrazioni circa i termini di uscita da lavoro e di presentazione della domanda, con un occhio di riguardo a quanto previsto recentemente in tema di cumulo dei redditi.

Pensioni anticipate: requisiti per uscita con quota 100 nel 2020 e domanda Inps

Nel dettaglio, il lavoratore prossimo alla pensione compirà 62 anni il 15 dicembre 2020, data di nascita utile per usufruire della quota 100. Entro la metà di dicembre avrà raggiunto i 42 anni di contributi (ottenuti includendo anche l'anno di servizio militare e i 41 di versamenti avendo iniziato l'attività lavorativa nel gennaio del 1981) necessari alle pensioni anticipate a quota 100. Nell'incertezza del periodo, il lettore chiede quando potrà inoltrare la domanda di uscita all'Inps e a decorrere da quale giorno avverrà il pagamento del proprio assegno pensionistico. La risposta degli esperti di pensione del quotidiano economico parte dalla considerazione che, nell'arco di tempo dell'emergenza sanitaria, non vi siano state finora variazioni rispetto ai tempi e ai requisiti per andare in pensione.

Pensioni anticipate: quando presentare domanda Inps per uscita quota 100

Pertanto, valutando la possibilità di uscita con la pensione anticipata a quota 100, il lavoratore maturerà i requisiti dei 62 anni di età e dei 42 di contributi a partire dalla fine dell'anno 2020, ma potrà inoltrare la domanda di pensione all'Inps già nei prossimi mesi (ad esempio, giugno o luglio prossimi) indicando nell'istanza la data di cessazione del rapporto lavorativo che non dovrà superare il 31 marzo 2021, mentre la decorrenza del trattamento pensionistico avverrà a partire dall'aprile del prossimo anno.

Il periodo tra il raggiungimento dell'età anagrafica dei 62 anni e la decorrenza dell'assegno (aprile 2021) corrisponderà alla finestra di tre mesi prevista per le pensioni anticipate.

Pensioni anticipate: scelta con quota 100 della misura di uscita più conveniente e cumulo redditi

E' nelle facoltà del lavoratore poter rimandare l'uscita e quindi rinunciare alla quota 100, continuando a cumulare i contributi necessari per arrivare alla pensione anticipata con 42 anni e 10 mesi di versamenti.

In tal caso, dovrebbe continuare a lavorare fino alla fine di ottobre 2021. Tuttavia, se dovesse scegliere l'uscita con quota 100, a partire dal 1° aprile 2021 inizierà anche il periodo di divieto di cumulo che durerà fino alla maturazione della pensione di vecchiaia dei 67 anni: in questi cinque anni, come spiega la nota Inps numero 117 del 2019, il lavoratore potrà svolgere solo lavori meramente occasionali (non alle dipendenze e nemmeno in proprio, se abituali) per un reddito complessivo annuo che non dovrà superare i 5.000 euro.