Un bonus pensione per commercianti e agenti di commercio di 515 euro è la manovra destinata a chi abbia partita IVA nel settore del commercio e si accinga a cessare definitivamente la propria attività. Il bonus è destinato a uomini di almeno 62 anni e donne di almeno 57 anni di età. Il bonus pensione non è valido per artigiani e coltivatori diretti.

Bonus pensione: le categorie interessate

Il bonus pensione è destinato a specifiche categorie di attività a partita IVA iscritte alla Gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali.

In dettaglio, il bonus riguarda essenzialmente:

  • i titolari e coadiutori di attività commerciali al minuto in sede fissa
  • gli stessi soggetti che abbiano abbinato all'attività anche la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande
  • i titolari e coadiutori di attività commerciali su aree pubbliche
  • gli esercenti attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande
  • i rappresentanti e gli agenti di commercio

Le partite IVA iscritte alla Gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali versano, ad oggi, un'aliquota aggiuntiva contributiva dello 0,09% che va a sommarsi alla contribuzione obbligatoria ordinaria. In questo senso, parte dell'aliquota aggiuntiva, nella misura dello 0,07%, concorre al finanziamento del Fondo per razionalizzazione della rete commerciale.

La restante parte, ossia lo 0,02%, finisce invece nella Gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali.

Quanto vale il bonus

Il valore del bonus pensione è di 515 euro e rappresenta la quota minima prevista per i trattamenti pensionistici della gestione speciale commerciale dell’Inps.

Tale importo viene corrisposto a partire dal mese successivo alla richiesta ed è valevole fino alla maturazione dell’età "soglia" per accedere alla pensione di vecchiaia.

L'Inps ha diramato una nota in cui sottolinea come i destinatari del bonus pensione siano unicamente coloro i quali abbiamo cessato definitivamente la propria attività commerciale nel corso di quest'anno.

La verifica di questa condizione sarà effettuata attraverso il controllo dell'effettiva cancellazione della partita IVA con codice ATECO del commercio al dettaglio, la cui prova è a carico del commerciante.

L'obiettivo dell'ente previdenziale dovrebbe essere quello di andare incontro a chi sta per raggiungere i limiti di età pensionistici ed è titolare di attività in condizioni critiche. Si considerano, a questo proposito, le possibili difficoltà per un commerciante maturo di intraprendere manovre di recupero dell'attività dopo il crollo dei ricavi accentuato nei mesi di chiusura forzata causa Coronavirus. Il lockdown ha rafforzato le vendite online e penalizzato le piccole attività e la filiera a esse collegata.

Bonus pensione: scivolo per attività poco redditizie

Secondo gli esperti, il bonus pensione destinato al settore del commercio potrebbe essere inteso come una manovra di supporto verso i lavoratori che chiuderanno la propria attività nel 2020. In questo senso, tale bonus potrebbe essere declinato nei termini di "rottamazione delle licenze" o come un indennizzo per i commercianti di lungo corso.