È stata ufficializzata dall'Inps la proroga della misura di pensione anticipata fino a sette anni rispetto alla vecchiaia o ai contributi richiesti dalla riforma Fornero per le Pensioni anticipate dei soli versamenti, a esclusione di altre formule come quota 100 e opzione donna. Il messaggio Inps numero 227 del 2021 recepisce infatti l'isopensione della legge di Bilancio 2021 prorogando la scadenza della possibilità per le aziende di accompagnare i lavoratori alla pensione fino a tutto novembre del 2023. Il prepensionamento, al contrario, sarà inaccessibile a chi lascerà il lavoro successivamente: gli esodi, dunque, dovranno essere collocati entro il 30 novembre 2023.
Pensioni anticipate con isopensione: uscita prima su vecchiaia e anzianità contributiva
L'isopensione è una formula di pensione anticipata già presente nella riforma Fornero che, nella versione originaria, accompagnava i lavoratori alla pensione con quattro anni di anticipo rispetto alla vecchiaia o all'uscita anticipata dei soli contributi. Tuttavia, dal 2018 l'isopensione è stata potenziata allungando fino a sette il numero massimo di anni di anticipo: nella formula estesa, l'accompagnamento alla pensione sarà possibile entro la fine di novembre 2023 escludendo tuttavia l'accesso al prepensionamento a chi cessi il rapporto di lavoro il 31 dicembre 2023, con prima mensilità di pensione a gennaio 2024.
La decorrenza massima dell'isopensione dovrà essere fissata, pertanto, al 1° dicembre 2023. Rimangono invariate le regole di accesso a questa misura di prepensionamento: il prepensionamento riguarda le aziende del settore privato con più di 15 addetti e permette lo scivolo a carico del datore di lavoro verso l'età prevista per le pensioni di vecchiaia oppure riguardo ai contributi richiesti per le pensioni anticipate ordinarie.
Pertanto, l'isopensione richiesta sulla pensione di vecchiaia permetterà al lavoratore di andare in pensione di vecchiaia a partire dai 60 anni; quella sulle pensioni anticipate permetterà sette anni di risparmio contributivo, fissando i versamenti richiesti a 35 anni e dieci mesi rispetto ai 42 anni e dieci mesi richiesti per gli uomini e a 34 anni e dieci mesi rispetto ai 41 e dieci mesi occorrenti per le donne.
Isopensione: esclusione quota 100 e opzione donna dalla misura di pensione anticipata
L'isopensione non può essere applicata rispetto alle pensioni derogatorie come quota 100 e opzione donna. Per l'accesso al prepensionamento è indispensabile che il datore di lavoro stipuli l'accordo sindacale con il quale elegge il numero massimo di dipendenti, inclusi i dirigenti, che cesseranno il rapporto di lavoro. La norma originaria dell'isopensione contemplerebbe l'utilizzo della misura anche in presenza di un licenziamento ex-lege 223/1991: tuttavia questa possibilità non è stata finora utilizzata dalle imprese. All'interno dei sette anni previsti per l'uscita anticipata sono ricompresi anche i tre mesi di finestra mobile previsti per le uscite con le pensioni anticipata a 42 anni e dieci mesi di contributi dal decreto 4 del 2019.