Nell'agenda del presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi, secondo il quotidiano economico Il Sole 24 ore, riscuote attenzione la situazione delle partite Iva e degli autonomi duramente colpiti dall'emergenza sanitaria: con i redditi in picchiata nel 2020 e le perdite finora registrate nel 2021 è caccia ai ristori, già studiati dal ministro dell'Economia Roberto Gualtieri a cavallo della crisi di governo, per evitare la chiusura delle attività. Ma il calo dei redditi al di sotto dei 65.000 euro permette una scappatoia ai possessori di partita Iva, ovvero quella di passare al regime semplificato entro il 16 febbraio, beneficiando della tax flat del 15%.

Un'opzione che va ad aggiungersi agli aiuti che verranno elargiti con il decreto "Ristori 5", in attesa del debutto della cassa integrazione per gli autonomi (Iscro) in partenza a giugno prossimo e per la quale è già stata stimata una platea di 41.000 partite Iva con redditi dichiarati fino a 8.145 euro, poi peraltro dimezzati dall'emergenza Covid.

Partita Iva e autonomi: entro il 16 febbraio 2021 possibilità di adesione flat tax

Innanzitutto le possibilità a portata di mano del fisco per cercare di ammortizzare le perdite delle partite Iva e degli autonomi a partire dal primo lockdown. Proprio il calo dei redditi consente alle partite Iva delle fasce medio-alte, con redditi oltre i 65.000 euro, di cambiare regime perché con i ricavi in calo dello scorso anno si è scesi al di sotto del tetto reddituale.

Il passaggio, entro il prossimo 16 febbraio, consente di centrare l'obiettivo della flat tax al 15%, l'imposta fissa riservata a chi aderisce al regime forfettario. Il passaggio più favorevole avviene dal regime semplificato a quello a forfait per chi prevede incassi inferiori a 65.000 euro riferiti al 2020.

Due sono i principali vincoli: nel caso di lavoro dipendente, pensione e collaborazioni coordinate e continuative, i relativi redditi non devono superare la soglia dei 30.000 euro lordi.

Analogamente, gli eventuali redditi elargiti a dipendenti e co.co.co. non devono superare i 20.000 euro. Oltre all'imposta del 15%, il passaggio consente la semplificazione fiscale: si può passare dalla fatturazione elettronica a quella cartacea, non si è tenuti alla redazione delle scritture contabili e non si applica l'Iva sulle fatture emesse.

Il cambio più semplice è, invece, quello dal regime ordinario a quello semplificato, opzione sempre valida finché non venga revocata dal titolare di partita Iva e, in ogni caso, per almeno un triennio. Tra i requisiti 2021 si annovera la possibilità per tutti i professionisti e gli autonomi, se non in regime forfettario o "dei minimi", di aderire alla contabilità semplificata, lasciando agli stessi l'opzione di scelta di diventare ordinari.

Ristori 5 in arrivo con il governo Draghi: possibile copertura spese, bollette e affitti del 2020

Tuttavia, molte delle attenzioni delle partite Iva sono riposte sul prossimo decreto Ristori 5. Il nuovo meccanismo di aiuti agli autonomi è stato già predisposto dai tecnici del ministero dell'Economia presieduto da Roberto Gualtieri prima del sopraggiungere della crisi di governo e Draghi dovrebbe firmarlo non appena si insedierà a Palazzo Chigi.

Il provvedimento, che ha previsto uno scostamento di bilancio fino a 32 miliardi di euro, trai vari sostegni andrà a ristorare le imprese e le partite Iva che hanno subito una riduzione del fatturato superiore al 33% nel 2020 rispetto all'anno precedente. A differenza dei precedenti decreti emanati nel corso del 2020, il Ristori 5 dovrebbe superare il sistema dei codici Ateco: tuttavia sono ancora allo studio i parametri da prendere in esame per l'elargizione del beneficio. Assieme al crollo del fatturato di autonomi e imprese, infatti, l'Unione europea spinge verso criteri di rimborso delle spese fisse sostenute nello scorso anno, seguendo meccanismi già sperimentati in Francia e Germania. In tal modo, verrebbero rimborsate bollette utenze, affitti e tutti gli oneri che le imprese e le partite Iva non hanno potuto sospendere durante i mesi dell'emergenza sanitaria.