Anche gli infermieri e gli operatori socio-sanitari (Oss) potrebbero beneficiare delle pensioni anticipate dei lavoratori particolarmente usuranti con uscita da lavoro già dai 61 anni e 7 mesi di età. È questo l'obiettivo di due disegni di legge presentati al Senato dove, l'8 febbraio 2022, si sono svolte varie audizione nella Commissione Lavoro. Presenti ai tavoli anche i rappresentanti della Cisl, della Cgil, della Uil e della Fnopi, la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche. A oggi, l'attività usurante degli infermieri e degli operatori socio-sanitari, ai fini delle Pensioni anticipate, viene riconosciuta solo in presenza di specifiche condizioni.

Pensioni anticipate con uscita a 61 anni e 7 mesi di Oss e infermieri: ecco i due disegni di legge 2022

Ad oggi, infermieri e operatori socio-sanitari possono accedere alle pensioni anticipate solo parzialmente, beneficiando dell'uscita agevolata solo se rispettano specifici requisiti richiesti per le mansioni particolarmente usuranti. Gli infermieri entrano in via residuale tra i lavoratori notturni, avendo la possibilità di essere riconosciuti come usuranti solo se svolgono il proprio servizio per non meno di sei ore giornaliere nel periodo notturno e per non meno di 78 notti all'anno. I disegni di legge presentati alla Commissione Lavoro del Senato sono il numero as 2347 e il numero as 934.

Entrambi i Ddl mirano a modificare il decreto legislativo 21 aprile 2011, numero 67, in materia di introduzione degli operatori socio-sanitari tra le categorie usuranti. In Italia lavorano come operatori socio-sanitari (Oss) circa 330.000 persone. L'attività è parte integrante del sistema dei servizi socio-sanitari pubblici, accreditati e privati.

Invece, sono circa 371.000 le persone che esercitano la professione di infermiere.

Pensioni anticipate, quali sono gli infermieri e gli Oss che potrebbero beneficiare dell'uscita a 61,7 anni di età?

La necessità di includere gli operatori socio-sanitari (Oss) e gli infermieri tra i lavoratori usuranti ai fini delle pensioni anticipate a oltre 61 anni di età risulta individuata dal contesto lavorativo nel quale le due categorie svolgono il proprio servizio.

Nel Ddl si legge infatti che, "il lavoro dell'infermiere e dell'operatore socio-sanitario si caratterizza non solo per il lavoro notturno ma, altresì, per la costante presenza di fatiche fisiche e psichiche nell'espletamento delle attività". Il Ddl è formato da due articoli. L'articolo 1 modifica l'articolo 1, comma 1, del decreto legislativo numero 67 del 2011, inserendo tra le categorie che possono accedere alla pensione anticipata gli infermieri e gli Oss impegnati nei servizi ospedalieri e nelle strutture di ospitalità e lungo degenza, nelle residenze sanitarie assistite (Rsa), negli hospice, nelle strutture riabilitative e residenziali per persone autosufficienti e non, a gestione pubblica o privata.

Sono inclusi nella richiesta di pensione anticipata anche gli infermieri e gli Oss che esercitano la propria attività nei centri semi-residenziali, a carattere socio-assistenziale, socio-educativo, polifunzionale, socio-occupazionale, sanitario e socio-sanitario per persone con disabilità, a gestione pubblica o privata, con lavoro organizzato in turni. Il secondo articolo del disegno di legge provvede alla copertura finanziaria a valere sull'apposito fondo.

Pensioni anticipate per lavoratori usuranti 2022, quali sono i requisiti e la quota di uscita?

Le condizioni per accedere alle pensioni anticipate dei lavoratori impiegati in mansioni usuranti innanzitutto quelle anagrafiche e contributive.

Il minimo dell'età è di 61 anni e 7 mesi unitamente ad almeno 35 anni di contributi. Pertanto, per i lavoratori impiegati in mansioni particolarmente usuranti o addetti alla linea catena, alla conduzione di veicoli pubblici, ai lavori notturni per almeno 78 giorni all'anno o per lavoratori che svolgano il lavoro notturno per tutto l'anno, la quota da raggiunge è la 97,6 sommando età e contributi (per i lavoratori autonomi, l'età minima è di 62 anni e 7 mesi per la quota 98,6). Per i lavoratori impiegati di notte da 72 a 77 giorni all'anno, l'età minima di uscita è pari a 62 anni e 7 mesi con quota minima di 98,6; per quelli che lavorano dai 64 ai 71 giorni all'anno di notte, per la pensione anticipata degli usuranti l'età di uscita è a 63 anni e 7 mesi con quota minima da raggiungere pari a 99,6.