Rimane in bilico il rinnovo delle graduatorie provinciali per le supplenze (Gps), gli elenchi dei supplenti della Scuola istituiti negli scorsi anni. L'ipotesi di allungare ancora per un anno le graduatorie provinciali dei supplenti permetterebbe di affrontare l'inizio dell'anno scolastico 2022-2023 con qualche certezza in più sul fronte della copertura delle cattedre vacanti. Inoltre il ministero dell'Istruzione sta valutando anche i tempi del nuovo regolamento delle supplenze: l'iter di approvazione si annuncia lungo e l'amministrazione di Viale Trastevere potrebbe non fare in tempo per l'inizio del nuovo anno scolastico.
Infine, le nuove disposizioni del regolamento delle supplenze si preannunciano particolarmente drastiche per le rinunce in caso di assegnazione degli incarichi a tempo determinato nella scuola.
Scuola, rinnovo graduatorie Gps per il 2022-2023: ipotesi di un anno degli elenchi supplenti
Il rinnovo delle graduatorie provinciali per i supplenti della scuola (Gps) rimane, dunque, in bilico. Il ministero guidato da Patrizio Bianchi non ha ancora sciolto il dubbio se rinnovare le graduatorie o procedere con la proroga di un anno delle attuali graduatorie. Sarebbe proprio quest'ultima ipotesi, quella della proroga di un anno, quella alla quale il ministero dell'Istruzione guarderebbe con favore. Soprattutto per i tempi di approvazione del nuovo regolamento sulle supplenze.
Nel momento in cui il nuovo regolamento dovesse entrare in vigore, le norme relative alle sanzioni per la mancata presa di servizio o per l'interruzione unilaterale verrebbero applicate ai supplenti delle Gps e alle altre graduatorie.
Scuola, nuovo regolamento supplenze: chi rinuncia all'incarico perde tutto l'anno scolastico
Con il nuovo regolamento delle supplenze la rinuncia all'incarico nella scuola diventerà più difficile. E degli ostacoli sull'accettazione o meno delle supplenze ne dovranno fare i conti i docenti inclusi negli elenchi delle graduatorie provinciali per le supplenze (Gps).
Infatti, il supplente che rinunci senza giustificato motivo a un incarico già conferito o non prenda servizio pur non avendo fatto la rinuncia, perderà il diritto a ottenere ulteriori supplenze. Il divieto di ottenere altre supplenze varrà per tutte le classi di concorso per le quali l'aspirante docente si sia candidato, nonché per ogni grado di istruzione. La perdita del diritto ad avere altri incarichi varrà per tutto l'anno scolastico nel quale si sia verificata la rinuncia. I supplenti coinvolti nella nuova regola sono sia quelli delle graduatorie provinciali per le supplenze (Gps) che quelli delle graduatorie a esaurimento (GaE) e di istituto. La norma sarà estesa anche ai docenti che si candidino per la messa a disposizione (Mad).
Scuola, supplenze 2022-2023, cosa avverrà per l'abbandono dell'incarico?
Ulteriori inasprimenti del nuovo regolamento della scuola per le supplenze sono previsti anche per l'abbandono di un incarico a tempo determinato. La fattispecie, dunque, si verifica allorquando il docente abbia regolarmente preso servizio ma poi abbandoni l'incarico senza preavviso. In tal caso, la violazione risulta aggravata dal fatto che il supplente non potrà più ottenere ulteriori incarichi per tutta la durata di vigenza delle graduatorie provinciali per le supplenze e dalle altre graduatorie. Si tratta, in buona sostanza, della cancellazione del candidato docente dagli elenchi. Inoltre, il supplente depennato non potrà tentare nemmeno di rientrare nella scuola attraverso la messa a disposizione (Mad).