Fino a 120-125 euro in più di aumento nel cedolino della busta paga mensile ai docenti della scuola con il rinnovo dei contratti del triennio 2019-2021. È quanto quantificabile in base agli aumenti delineati nelle trattative all'Aran per il nuovo contratto di uno dei comparti della Pubblica Amministrazione. Proprio nella giornata di domani, 1° febbraio 2022, è prevista la presentazione dell'atto di indirizzo da presentare ai sindacati. Le sigle, inoltre, stanno quantificando aumenti di stipendi nella Scuola più sostanziosi, sia per pareggiare gli stipendi dell'istruzione italiana ad altre realtà europee, che per arrivare a buste paga più in linea con gli altri comparti della Pubblica amministrazione.

In ogni modo, con l'atto di indirizzo il governo presieduto da Mario Draghi dovrà andare alla ricerca dei fondi per il rinnovo dei contratti. È notizia degli ultimi giorni lo scostamento di Bilancio per gli stipendi della scuola di ulteriori 200 milioni di euro.

Scuola, con il rinnovo dei contratti statali dei docenti più risorse per gli aumenti degli stipendi 2019-2021

L'obiettivo del rinnovo dei contratti statali nella scuola per il triennio 2019-2021 è quello di arrivare a un aumento dei cedolini di busta paga a tre cifre. Nella giornata del 1° febbraio arriveranno al ministero dell'Istruzione le sigle sindacali: il ministro Patrizio Bianchi illustrerà l'atto di indirizzo del nuovo contratto della scuola.

L'atto è indispensabile per portare avanti la trattativa e sostenere il tavolo con i sindacali presentando aumenti degli stipendi dei docenti leggermente più elevati rispetto a quelli prospettati nelle scorse settimane. Infatti, Draghi dovrebbe aggiungere alla dote degli aumenti delle buste paghe nella scuola altri 200 milioni di euro attraverso lo scostamento di bilancio da sommare alle risorse stanziate per il rinnovo dei contratti statali del triennio appena scaduto e alle somme della legge di Bilancio 2022.

Scuola, di quanto aumenteranno gli stipendi dei docenti con il rinnovo contratti Pubblica amministrazione 2019-2021?

Quantificando le risorse stanziate dal governo per il rinnovo dei contratti nella scuola per il triennio 2019-2021, si partiva dai 3,7 miliardi di euro di pre-legge di Bilancio 2022. A queste risorse dovranno essere aggiunti i 200 milioni di euro dello scostamento del Bilancio statale.

La stessa legge di Bilancio 2022 aveva già previsto un aumento dei fondi per i rinnovi contrattuali nella scuola pari a 300 milioni di euro. Queste ulteriori risorse erano state previste per la valorizzazione del lavoro degli insegnanti. In virtù delle risorse stanziate, con i 3,7 miliardi di euro iniziali si era calcolato un aumento medio dei cedolini delle buste paga dei docenti pari a 107 euro lordi. Con le risorse della legge di Bilancio 2022 e con lo scostamento di Bilancio si dovrebbe arrivare a un aumento medio intorno ai 120-125 euro lordi mensili, da corrispondere per 13 mensilità.

Scuola, aumenti nei cedolini busta paga docenti e personale Ata: ecco i calcoli

Complessivamente, con gli stanziamenti fatti dal governo per gli aumenti degli stipendi nella scuola con il rinnovo dei contratti statali dovranno essere rifatti i calcoli dei reali incrementi nei cedolini.

Infatti, alle risorse stanziate dal governo dovranno essere sottratti circa 500 o 600 milioni di euro che i docenti e il personale della scuola ha già percepito sotto forma di indennità di vacanza contrattuale. L'incremento nel cedolino delle buste paga si aggirerebbe, al netto dell'indennità di vacanza contrattuale, a circa 87 euro comprendente l'elemento perequativo di 11,50 euro corrisposto a chi percepisce stipendi più bassi, personale Ata in testa. Con le risorse stanziate nella legge di Bilancio 2022, l'aumento lordo nelle buste paga dei docenti dovrebbe aggirarsi a 100-105 euro mensili. Con i 200 milioni dello scostamento di bilancio statale del governo si dovrebbe arrivare ad aumenti nei cedolini mensili di 120-125 euro lordi che, scontata la vacanza contrattuale, andranno a regime nel cedolino dei docenti e del personale Ata e rispetto ai quali verranno corrisposti anche gli arretrati del mancato rinnovo del triennio 2019-2021.