Cambiano ancora le regole della Scuola per l'abilitazione degli aspiranti docenti ai fini delle assunzioni e della partecipazione ai Concorsi Pubblici. A decretare le novità del personale docente è il decreto ministeriale che ha ottenuto il primo via libera nella giornata del 21 aprile nel Consiglio dei ministri. Per la nuova abilitazione dei docenti della scuola sono previsti 60 crediti formativi universitari (Cfu) nelle discipline antro-psico-pedagogiche, linguistiche e digitali. Sulle modalità di conseguimento dei crediti e dell'esame finale sono ancora da implementare i vari percorsi paralleli agli anni di corso per conseguire la laurea.

Si parte dai 30 crediti formativi per partecipare ai concorsi nella scuola, ma si possono ottenere già nel percorso universitario tutti i crediti necessari. Confermato lo sconto, già annunciato, per i docenti precari che abbiano già svolto servizio nella scuola. Ma anche questo canale ha qualche novità: anche per chi ha già svolto tre anni di servizio nella scuola è da raggiungere il limite minimo dei 30 Cfu dopo aver vinto il concorso.

Scuola, riforma abilitazione docenti 2022: come ottenere i 60 Cfu utili al concorso?

Cambia del tutto, dunque, il percorso per arrivare all'abilitazione dei docenti ai fini della partecipazione ai concorsi nella scuola e delle relative assunzioni. Non si passerà più per i molteplici percorsi formativi (Ssis, Pas, Tfa e Fit), ma per il traguardo dei 60 crediti formativi universitari.

Emergono novità rispetto alla bozza del decreto ministeriale circolata nei giorni scorsi. Rimane, per le scuole dell'infanzia e primaria, il percorso universitario che prevede la sola laurea in Scienze della formazione primaria e la specializzazione sul sostegno. Cambia invece l'abilitazione per i docenti delle scuole medie e superiori.

Il primo percorso prevede l'ottenimento della laurea più 60 crediti formativi, da conseguire durante gli anni di corso universitario, nelle materie antro-psico-pedagogiche, digitali e linguistiche. Il percorso comprende il periodo di tirocinio diretto presso le scuole e uno indiretto con non meno di 20 cfu. È previsto un esame finale che consiste in una prova nella quale il candidato dovrà sottoporsi a quesiti scritti e a una lezione simulata.

Scuola, 60 Cfu per abilitazione docenti: qual è il minimo per partecipare ai concorsi?

Le novità rispetto alla bozza che ha previsto la riforma dell'abilitazione dei docenti ai fini della partecipazione ai concorsi e all'assunzione nella scuola, riguardano il periodo transitorio, valido fino a tutto l'anno 2024. In particolare, potranno partecipare al concorso nella scuola anche i candidati che abbiano conseguito 30 crediti formativi universitari o accademici perché si trovano nel bel mezzo della riforma. Una volta che si superi il concorso nella scuola, i restanti 30 Cfu dovranno essere completati nel primo anno di lavoro nella scuola regolarizzato dalla sottoscrizione di un contratto a tempo determinato, su richiesta dell'aspirante docente anche in modalità part time.

Solo al termine dei percorso di formazione, si otterranno tutti i crediti formativi necessari per l'abilitazione.

Scuola, precari storici partecipano direttamente ai nuovi concorsi purché abbiano tre anni di supplenza

Ulteriore eccezione è prevista per i docenti precari "storici", che potranno partecipare direttamente ai concorsi scuola purché abbiano alle spalle almeno tre anni di servizio da supplenti negli ultimi cinque anni scolastici. Chi parteciperà al concorso nella scuola e lo vincerà, firmerà un contratto a tempo determinato della durata di un anno (a richiesta anche part time) per acquisire 30 crediti formativi e concludere il percorso "scontato" di abilitazione.

Scuola, quando entrerà in vigore la riforma dell'abilitazione per i concorsi e con quali modalità?

Per l'entrata in vigore della riforma dell'abilitazione degli aspiranti docenti c'è bisogno dell'approvazione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con i ministri dell'Istruzione e dell'Università, entro il 31 luglio 2022. Il provvedimento dovrà prevedere le modalità secondo le quali si potranno conseguire i crediti necessari presso le università, compresi quelli da conseguire al di fuori dell'università e, quindi, direttamente nelle scuole. Inoltre, il decreto dovrà stabilire quali saranno le modalità di svolgimento dell'esame finale per l'abilitazione.