Sono in arrivo gli aumenti degli stipendi e il pagamento degli arretrati per il rinnovo dei contratti dei dipendenti della Pubblica Amministrazione del triennio 2019-2021 e per i ritardi accumulatisi anche per buona parte del 2022. Nel comparto delle Funzioni centrali la firma del rinnovo è arrivata in via definitiva e i dipendenti dei ministeri e delle agenzie fiscali hanno goduto già degli aumenti degli stipendi dal cedolino di luglio 2022 (oltre al pagamento degli arretrati fino a 2.900 euro lordi versato nella stessa busta paga). La bozza d'intesa sul rinnovo del contratto è arrivata anche per i dipendenti del comparto della Funzioni locali (impiegati comunali, maestri e vigili) lo scorso 5 agosto e per infermieri, operatori socio-sanitari (Oss) e dipendenti non medici del comparto della Sanità.

Per entrambi i comparti sono necessari gli ultimi passaggi prima della firma definitiva. Manca all'appello il comparto dell'Istruzione: la trattativa per il rinnovo dei contratti dei docenti, del personale della Scuola e delle università è ancora bloccato. Probabilmente la trattativa all'Aran riprenderà dopo le elezioni politiche.

Stipendi, i dipendenti della Pubblica amministrazione che hanno già ricevuto aumenti stipendi e arretrati nel cedolino di luglio 2022

Per tutti i comparti della Pubblica amministrazione gli aumenti lordi degli stipendi possono arrivare a 100 euro mensili per tredici mensilità, mentre gli arretrati vanno da un minimo di 1.444 euro a 3.135 euro. Fanno eccezione gli infermieri che percepiranno fino a 4.736 euro solo di arretrati per il mancato rinnovo, nei tempi previsti, dei contratti statali.

I primi a ricevere gli arretrati sono stati i dipendenti delle Funzioni centrali: nel cedolino di luglio 2022 hanno percepito fino a 2.900 euro considerando le buste paga del triennio 2019-2021 (al netto dell'indennità di vacanza contrattuale) e comprese le spettanze anche dei primi sette mesi del 2022. I prossimi a ricevere gli aumenti degli stipendi saranno i dipendenti delle Funzioni locali e della Sanità.

Aumenti stipendi impiegati comunali, maestri e vigili: rinnovo contratto 2019-2021 alle battute finali

I dipendenti del comparto della Pubblica amministrazione locale (impiegati comunali, maestri e vigili) percepiranno gli aumenti degli stipendi e gli arretrati entro la fine del 2022. L'accordo per il rinnovo del contratto è stato siglato lo scorso 5 agosto e alla firma definitiva manca la certificazione del ministero dell'Economia e il via libera della Corte dei conti, prima dell'ultimo passaggio in Consiglio dei ministri.

Nella peggiore delle ipotesi, il pagamento degli arretrati e gli aumenti degli stipendi arriverà arriveranno nel cedolino di dicembre prossimo. Si va da arretrati minimi di 1.444 euro a un massimo di 1.977 euro, sempre da considerare al lordo. Mensilmente, l'aumento in busta paga sarà mediamente di 100 euro lordi.

Aumenti stipendi infermieri, Oss e personale sanitario: nel cedolino di ottobre 2022 gli arretrati

Infermieri e operatori socio-sanitari (Oss), tutti dipendenti della Sanità, vedranno crescere gli stipendi con la busta paga di ottobre 2022. L'intesa è stata raggiunta nello scorso mese di giugno e, nei giorni scorsi, l'Aran ha inviato al ministero dell'Economia la risposta alle osservazioni riscontrate dal Tesoro.

Con il via libera del ministero di via XX Settembre, mancherà solo il controllo della Corte dei conti, per il quale sono necessari fino a 15 giorni: si prevede, dunque, che gli arretrati e gli aumenti stipendiali arriveranno a ottobre. In virtù del mancato pagamento dei premi per l'emergenza Covid, la Sanità sarà il comparto della Pubblica amministrazione che beneficerà dei maggiori aumenti, soprattutto per gli oltre 277mila infermieri. L'intesa all'Aran prevede aumenti medi degli stipendi di 91 euro lordi per tredici mensilità annuali, più la rivalutazione della contrattazione integrativa di 12 euro e la riclassificazione professionale per ulteriori 13 euro. Gli arretrati (per il triennio 2019-2021, più i primi dieci mesi del 2022) variano da un minimo di 2.268 a un massimo di 3.135 euro lordi.

Per gli infermieri, invece, si parte da un minimo di 3.777 a un massimo di 4.736 euro lordi, da corrispondere al livello più elevato, il D6.

Scuola, ancora rinvii per il rinnovo del contratto di insegnanti e personale Ata

In netto ritardo rimane il comparto dell'Istruzione, all'interno dei quali la scuola - con insegnanti, personale Ata e scolastico - conta oltre un milione di dipendenti pubblici. Con le risorse stanziate dal governo Draghi si arriva ad aumenti degli stipendi al di sotto dei 100 euro lordi mensili, pari a circa 50-60 euro netti in busta paga. Il governo starebbe cercando ulteriori coperture per arrivare a un aumento lordo a tre cifre, ma le trattative all'Aran risultano, di fatto, ferme. Se ne riparlerà dopo le elezioni politiche: probabilmente il rinnovo del contratto arriverà con un nuovo governo.