Tra le questioni che dovrà affrontare il nuovo governo ci sarà il tema Pensioni: con l'esaurirsi delle esperienze di Quota 100 e di Quota 102 si tornerebbe infatti alla Fornero, ma i vari schieramenti che si sono presentati alle ultime elezioni hanno tutti avanzato proposte di riforma di questa legge. Non è però semplice prevedere come agirà il prossimo esecutivo di centrodestra, in quanto i partiti che lo comporranno non hanno la medesima idea sull'argomento, anzi partono da posizioni abbastanza differenti.

Fratelli d'Italia per l'innalzamento delle minime

Il partito di Giorgia Meloni ha dichiarato come obiettivo quello di incrementare l'importo delle pensioni minime e sociali, prevedendo ad esempio un aumento graduale ma strutturale degli assegni per invalidità.

Fratelli d'Italia intende inoltre mettere mano al sistema di adeguamento automatico dell'età pensionabile all'aspettativa di vita e prorogare Opzione Donna. Tra le idee in campo vi è anche quella di ricalcolare le cosiddette “pensioni d'oro”, in quanto “non corrispondono a contributi effettivamente versati” e di innalzare l'importo delle pensioni minime, “per permettere a tutti di vivere in una situazione dignitosa”.

Legge Fornero e Quota 41

A partire dal 2023 è intanto previsto il ritorno alla Legge Fornero la quale, occorre ricordare, vide tra i propri voti favorevoli anche Giorgia Meloni (che durante il governo Monti era deputata del PdL).

È probabile che la maggioranza si confronterà per porvi qualche aggiustamento, ma al momento sembrano da escludersi ipotesi di grandi sconvolgimenti: ad esempio pare lontana l'idea di Quota 41, caldeggiata dalla Lega ma non sostenuta dagli altri partiti di centrodestra.

Il calo del valore della pensione nell'ultimo anno

Nel frattempo, da uno studio della federazione europea dei sindacati, ETUC, è emerso che il valore reale delle pensioni in Italia è calato del 7,3%.

Il risultato tiene conto del dato di agosto dell'inflazione (9,1%) e dell'aumento della pensione minima, che è passata da 558 a 568 euro (+1,7%) tra il gennaio 2021 ed il gennaio 2022.

Nel panorama europeo l'Italia va meglio di Ungheria (-18,6%), Estonia (-10,34%), Cipro (-8,36%) e Portogallo (-8,2%), ma registra comunque un dato peggiore di altri stati come Austria (-6,25%), Francia (-5,52%), Belgio (-1,48%) e Spagna, (le cui pensioni tengono, perdendo solo lo 0,42%).

Secondo l'ETUC è quindi necessario che le pensioni vengano incrementate da subito, per permettere alle persone anziane di tenere il passo con l'aumento del costo della vita. Inoltre secondo la stessa federazione sindacale occorre inoltre che vengano presi provvedimenti contro gli aumenti delle bollette energetiche, fissando dei massimali, per prevenire situazioni di emergenza con tanti cittadini che altrimenti nel prossimo inverno non potranno permettersi di tenere acceso il riscaldamento.