In vista delle prossime elezioni politiche, previste per il 25 settembre, è in pieno svolgimento la campagna elettorale, con le varie formazioni politiche che stanno presentando i propri candidati e illustrando i programmi che si impegneranno a sostenere nella prossima legislatura.
Il tema delle pensioni e il superamento della legge Fornero
Tra gli argomenti all'ordine del giorno c'è sicuramente quello delle pensioni in quanto, con la fine delle esperienze di Quota 100 e di Quota 102, si ritornerebbe alla legge Fornero, secondo la quale è attualmente prevista la possibilità di andare in pensione al raggiungimento dei 67 anni anni di età anagrafica, oppure dei 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva per gli uomini, 41 anni e 10 mesi per le donne.
Tutti i partiti hanno inserito nei propri programmi elettorali l'intenzione di intervenire a modifica della legge Fornero, per dare la possibilità ai lavoratori in generale e ad alcune categorie in particolare di poter andare in pensione con qualche anno di anticipo.
La Lega Nord e Quota 41
Per quanto riguarda il centrodestra, la Lega Nord sostiene l’introduzione della cosiddetta “Quota 41”, cioè la possibilità di ritirarsi dal lavoro una volta raggiunto il limite di 41 anni di contributi previdenziali versati, indipendentemente dall'età anagrafica. Questa idea, che costituisce una sorta di cavallo di battaglia della Lega, troverebbe anche il favore delle principali organizzazioni sindacali. La proposta del partito di Salvini prevede inoltre che venga conteggiato un anno di contributi figurativi alle lavoratrici per ciascun figlio.
PD, Ape sociale e Opzione donna
Il Partito Democratico, invece, secondo le dichiarazioni rilasciate dalla vicepresidente del Senato, Anna Rossomando, ritiene che le proposte avanzate dal centrodestra siano ormai vecchie e che non abbiano funzionato già in passato. Tali proposte creerebbero inoltre disuguaglianze tra i lavoratori, tutelandone solo alcuni.
Il Pd propone invece di introdurre delle modifiche legislative che tutelino tutti, senza lasciare indietro nessuno. In particolare si ragiona su una flessibilità in uscita che garantisca davvero che si possa andare in pensione prima del raggiungimento dei 67 anni richiesti dalla Fornero.
Tra le proposte dei Democratici ci sono ad esempio l'ampliamento della platea dei lavori usuranti e rendere strutturali l'Ape sociale e l'Opzione donna.
Secondo Rossomando è necessario inoltre introdurre una pensione di garanzia per i giovani, in modo tale che possa essere garantita anche a coloro che non hanno avuto una vita lavorativa continuativa la possibilità di andare in pensione.