Anche quest'anno il tanto atteso Black Friday è arrivato puntuale dando un buon impulso all'economia. Spesso capita di ritrovarsi davanti alla necessità di cambiare un prodotto difettoso o alle prese con un regalo poco gradito da sostituire. Non è insolito che, davanti alla richiesta di sostituzione o cambio merce presentata ad un negozio fisico o online, esplodano fraintendimenti e dispute tra venditori e consumatori. Il dubbio è sempre quello: se il commerciante non vuole cambiare il prodotto, il consumatore ha il diritto a pretendere il cambio?

Sì, ma non sempre. Occorre innanzitutto distinguere tra le condizioni del prodotto: un prodotto integro ma non più soddisfacente e uno che invece risulta essere difettoso.

Prodotto integro

Nel caso di un prodotto integro da restituire, i diritti cambiano. La legge autorizza la sostituzione solo in caso di vendita a distanza ovvero tramite negozi online o corrispondenza . In questo caso è possibile recedere dal contratto entro 14 giorni dal ricevimento dell'articolo, anche se perfettamente integro, senza dover motivare il recesso. Tutte le spese saranno rimborsate, anche quelle di spedizione. Si può recedere anche dopo aver utilizzato l’oggetto e, quindi, aperto l’imballaggio. Il diritto di recesso è fondamentale perché tutela il consumatore nelle vendite a distanza, dato che quest'ultimo non ha la possibilità di visionare il bene.

Non è possibile valutare l'integrità del prodotto senza modificarne l'imballaggio e la confezione. Quindi anche se viene rimossa la membrana o la pellicola protettiva, il consumatore deve comunque poter restituire la merce. L’utilizzo per 14 giorni del prodotto lo rende comunque nuovamente commerciabile.

Prodotto difettoso

Nel caso di un acquisto di un prodotto difettoso, il consumatore ha il diritto di sostituire il bene quando non è possibile ripararlo (articolo 130 Codice del consumo).

Se non è possibile ripararlo o sostituirlo, è lecito richiedere un abbassamento del prezzo in proporzione alla misura del danno oppure lo scioglimento del contratto, con restituzione del prezzo e indennizzo dei danni. Nel caso di un prodotto nuovo la garanzia è valida per due anni e può ridursi a un anno per uno usato. Per attivare la garanzia è necessario comunicare il difetto entro due mesi dall'acquisto.

Si tratta di una garanzia a cui il commerciante non può assolutamente rinunciare. La sostituzione della merce può essere richiesta anche quando il prodotto funziona apparentemente bene, ma non è esattamente il prodotto indicato dal venditore. In questo caso si parla di "difetto di conformità del prodotto", vale a dire un articolo che non equivale a quello pubblicizzato dal commerciante e non possiede le proprietà descritte in etichetta.

Acquisti in negozi fisici

In tutti gli altri casi di acquisto di prodotti in negozi fisici, invece, il venditore non è tenuto per legge a cambiare la merce. Capita spesso, comunque, che i commercianti consentano il reso entro un determinato periodo di tempo, un mese o una settimana ad esempio, a fronte dell’esibizione dello scontrino. È un gesto di cortesia da parte del commerciante, non un diritto del consumatore.