In arrivo aumenti degli stipendi dei lavoratori privati, della scuola e della Pubblica Amministrazione con il nuovo taglio del cuneo fiscale varato nella legge di Bilancio 2023. Nei cedolini di busta paga, anche per il prossimo anno, saranno presenti aumenti degli stipendi grazie al bonus contributivo, il meccanismo già adottato nel 2022 per assicurare la riduzione dei contributi a carico dei lavoratori e a favore degli stipendi netti, senza che lo sconto comporti variazioni sulle future pensioni. Rispetto al 2022, nel prossimo anno il 2% di bonus sarà maggiorato di un ulteriore 1% per determinate fasce di reddito.
In generale gli aumenti degli stipendi saranno compresi tra i 231 e i circa 400 euro all'anno per retribuzioni lorde da 10.000 a 35.000 euro.
Bonus stipendi 2023 mediante riduzione dei contributi delle pensioni, quali aumenti?
Più nel dettaglio, la legge di Bilancio 2023 del governo guidato da Giorgia Meloni ha previsto la conferma del bonus contributivo del 2% per tutti i redditi fino a 35.000 euro lordi all'anno, più un ulteriore 1% di sconto per i redditi fino a 20.000. Il bonus permetterà ai lavoratori privati, della Pubblica amministrazione e della scuola di beneficiare di aumenti nei cedolini mensili compresi tra i 19,25 e i 32,92 euro mensili, comprendendo nel calcolo anche la tredicesima mensilità.
Per chi guadagna 10.000 euro lordi all'anno, la riduzione del 3% (2% più 1%) dei contributi per le future Pensioni comporterà un aumento mensile di 19,25 euro al mese, che in tutto l'anno comportano un incremento dello stipendio di 231 euro. Gli aumenti degli stipendi sono più consistenti per chi guadagna 12.500 euro all'anno, con incremento nel cedolino mensile di 24,06 euro e aumento annuo di 288.
Equivalenti sono gli aumenti di stipendio per chi guadagna 15.000 e 17.500 all'anno: mensilmente si avranno in più in busta paga circa 29 euro, pari a 346 all'anno. La fascia limite dell'applicazione dell'1% aggiuntivo per il 2023 è quella di 20.000 euro di retribuzione all'anno: l'aumento al mese è di circa 33 euro, quello su base annua sfiora i 400 (395,08).
Bonus 2% per aumenti stipendi scuola e Pubblica amministrazione: da 231 a 395 € da 20.000 a 30.000
Aumenti stipendi in linea con quelli del 2022 per chi guadagna oltre 20.000 euro all'anno e fino a 35.000. In queste categorie retributive rientrano sia i lavoratori del settore privato che buona parte dei dipendenti della Pubblica amministrazione e, soprattutto, della Scuola. Il bonus contributivo è confermato al 2% e verrà applicato nei cedolini di busta paga da gennaio a dicembre 2023, compresa la tredicesima mensilità. Chi supera di poco i 20.000 euro (22.500 lordi di retribuzione all'anno) avrà di aumento mensile 24,69, pari a un incremento sulle tredici mensilità di circa 300 euro. A 25.000 euro di reddito annuale, gli aumenti mensili superano i 27 euro (329 su base annua), mentre a 27.500 euro di retribuzione annua si hanno in più 30 euro mensili, pari a 362 nell'arco di tutto il 2023.
Buste paga, novità 2023: di quanto aumentano per il bonus contributivo?
Oltre agli stipendi di 20.000 euro, i maggiori benefici del taglio del cuneo fiscale e del bonus contributivo si avranno per redditi dai 30.000 ai 35.000 euro all'anno. Chi guadagna 30.000 e 35.000 euro beneficerà di circa 33 euro in più nei cedolini da gennaio a dicembre 2023 più la tredicesima mensilità, pari a circa 395 euro nell'arco di tutto l'anno. La classe intermedia, quella di chi guadagna 32.500 su base annua, avrà un aumento di stipendio di 30,50 euro mensili, pari a 366 all'anno.